In attesa della ridefinizione del Piano energetico nazionale annunciata dal Governo, le imprese fornitrici di tecnologie rappresentate da Confindustria ANIE rinnovano la disponibilità a collaborare con le Istituzioni per elaborare una strategia condivisa.
“I più recenti accadimenti hanno imposto un cambio di rotta nella definizione della politica energetica italiana – ha dichiarato Guidalberto Guidi Presidente di Confindustria ANIE. Il ripensamento dell’agenda politica in materia energetica affonda le radici nella trasformazione in atto negli ultimi anni nel mercato energetico internazionale e nelle sfide che il mutamento di scenario ha imposto al sistema economico e produttivo. ANIE guarda pertanto con favore all’impegno espresso dal Governo per elaborare un piano energetico nazionale lungimirante che permetta all’Italia di affrontare le sfide di uno sviluppo sostenibile e competitivo”.
Le nuove direttrici che vorrebbero darsi alla programmazione energetica offrono segnali importanti per l’intera filiera delle rinnovabili attiva nel nostro Paese – ha dichiarato Valerio Natalizia, Presidente di Gifi-Anie. ” A questo proposito è fondamentale l’elaborazione di una strategia condivisa che tenga conto del ruolo fondamentale che le fonti rinnovabili dovranno ricoprire nelle future strategie energetiche del nostro Paese”.
“Senza infrastrutture energetiche efficienti, sicure e sostenibili non è possibile garantire la competitività del sistema industriale e del Paese nel suo complesso – ha concluso Natalizia. Nella definizione del Piano è importante pertanto trovare un giusto equilibrio fra le soluzioni oggi disponibili, superare i particolarismi e continuare a favorire gli investimenti”.”
“L’industria elettromeccanica italiana rappresentata da Confindustria ANIE fornisce trasversalmente le tecnologie per il mercato energetico nei segmenti della generazione, trasmissione e distribuzione elettrica – ha proseguito il Presidente Guidi. Si tratta di un comparto con un peso economico significativo che, includendo il fotovoltaico, nel 2010 ha superato i 14 miliardi di fatturato aggregato di cui quasi il 60% realizzato oltreconfine”.