Si conclude nel modo migliore la vertenza dei lavoratori Selex – Elsag, che opera nel campo dell’Ict. Dopo tre mesi di serrato confronto è stato raggiunto l’accordo tra Fim Fiom Uilm e l’azienda che scongiura la cassa integrazione a zero ore. L’intesa infatti prevede l’applicazione degli ammortizzatori sociali e, in particolare, della cassa integrazione straordinaria per 24 mesi in “gestione solidale” per limitare l’impatto negativo per i lavoratori a livello individuale, evitando così di mettere in cigs fissi oltre 500 lavoratori.
Nasce così una nuova realtà societaria di Finmeccanica, frutto della fusione di Elsag Datamat e Selex Communications.
Giudizio positivo dei metalmeccanici cislini. “L’accordo raggiunto – commenta Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim – crea le necessarie condizioni di competitività per la realizzazione di sistemi completi ampliando il portafoglio prodotti sia sulle reti sicure professionali e militari, che sui sistemi di automazione, sicurezza ed informatica. Con questo accordo sono stati creati i necessari presupposti di efficientamento per dare un futuro alla società e alle migliaia di lavoratori”. Per la Fim ora diventa necessario un cambio di passo anche da parte dell’azienda. “Chiediamo al nuovo vertice di Finmeccanica di continuare ad investire sul rafforzamento della filiera dell’elettronica per la difesa e la sicurezza – conclude Bentivogli – dando stabilità a perimetri e loro sostenibilità industriale delle aziende della filiera. Nei prossimi giorni si avvieranno le assemblee informative con i lavoratori dopo le quali comincerà una impegnativa gestione dell’accordo che vedrà in prima fila le nostre Rsu”.
Nel dettaglio l’intesa prevede la chiusura collettiva di 4 giornate per 5.100 lavoratori con la seguente articolazione: una fermata collettiva il 29 luglio, due giornate tra gennaio e aprile del 2012 e una giornata a gennaio 2013. Per 1.400 lavoratori delle aree di staff e di supporto al business e commerciale (legati a sovrapposizioni e duplicazioni che bisogna rendere efficienti), nonché‚ per quei lavoratori legati a Bu Ict e Oss unità networking, si prevede una fermata per un massimo di 40 giornate nell’arco dell’anno. Per 2.000 lavoratori delle unità di business legate ad attività operative come ingegneria di produzione, Ict, Oss e automazione (produzione customer service) si prevede un massimo di fermate di 27 giornate su base annua. Entro settembre, inoltre, l’azienda presenterà un piano di internalizzazione e in quella occasione sarà affrontato anche il tema della mobilità, con la caratteristica del requisito di accompagnamento alla pensione.
di Silvia Boschetti
Fonte: www.conquistedellavoro.it