Manovra, Governo vara misure da 47 miliardi

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L’appuntamento è al consiglio dei ministri di questo pomerigggio dove la maonvra sarà all’esame del Governo insieme alla delega fiscale. Si discuterà di stabilizzazione finanziaria anche alla luce delle notizie che arrivano dalla Grecia, dove il parlamento ha approvato il nuovo pacchetto di misure di austerità concordate dall’esecutivo del primo ministro George Papandreou con l’Unione europea e l’Fmi. L’Italia non è la Grecia ma l’importanza di questa manovra è dettata dalle cifre che il ministro Tremonti ha messo in capo per ridurre il deficit. Due miliardi subito per coprire le spese inderogabili, circa 5 sul 2012 e 20 sia su 2013 sia su 2014: la manovra arriva così a circa 47 miliardi, un pò più dei 43 inizialmente ipotizzati. Ma sulle singole misure, emerse dalle bozze circolate, ancora si tratta. E ci sono ancora margini di tempo per eventuali modifiche. È il caso della norma per aumentare a 65 anni l’età per la pensione delle donne nel settore privato che, da quanto si apprende, potrebbe essere “ammorbidita” o addirittura saltare dal testo. E ulteriori novità potrebbero arrivare sia sul fronte “fiscale” (nella bozza manca questa parte) sia sui tagli alla politica.

Sul fronte fiscale non è ad esempio ancora noto se l’ipotizzato aumento delle aliquote Iva più alte (all’11 e 21%), negato anche oggi dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani, venga invece ricompreso tra le “coperture” della manovra restando “disponibile” anche per la successiva riforma fiscale per la quale verrebbe presentata solo una richiesta di delega, non i contenuti (“non ci sarà ora il taglio delle tasse”, conferma Umberto Bossi). E anche il capitolo dei tagli alla politica non è ancora definito.
Oltre alle poche pagine circolate nei giorni scorsi avanza però l’ipotesi (lo dice il ministro delle politiche agricole Saverio Romani dopo il vertice a Palazzo Grazioli) che ad essere “alleggeriti” possano essere gli stessi ministri. Dal prossimo mese infatti – dice Romani – potrebbero prendere solo lo stipendio da parlamentari. E sempre Romano annuncia che per gli interventi sul 2011 si pensa di far pagare soprattutto le banche, anche se non si precisa in che modo e nel testo della bozza non c’è nessun riferimento. L’ipotesi di tassare le transazioni viene però già fortemente osteggiata da Borsa italiana che esprime “profonda preoccupazione” sulle indiscrezioni circa la volontà del governo di introdurre all’interno della manovra economica una tassazione sulle transazioni finanziarie.

Colpiti i dipendenti pubblici, pensioni in aumento progressivo e ritorno dei ticket sanitari: se non si troveranno risorse scatterà un aggravio del 10% dal 2012. Ma ci sono anche liberalizzazioni delle professioni, privatizzazione della Croce rossa, alleggerimento del patto di stabilità interno per i comuni virtuosi (come chiesto dalla Lega), e interventi su scuola e sanità.
Insomma il menù si va definendo e il Governo, per risanare i conti e raggiungere il pareggio nel 2014, presenta il ‘contò un pò a tutti. Persino alle badanti che se sposeranno uomini molto più vecchi di loro si vedranno decurtare l’assegno di reversibilità. Ma il cantiere è tutt’altro che chiuso e le prossime ore potrebbero regalare moltissime, inattese, novità.
Con Bossi che avverte: il governo rischia fin quando non è passata la manovra. Insomma bisogna lavorarci ancora.

di Rodolfo Ricci

Fonte: www.conquistedellavoro.it