Super-ticket in vigore già da lunedì su visite e analisi: esenti bambini e over 65. Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” tagli e ticket stanno favorendo una privatizzazione strisciante facendo del servizio pubblico una sanità povera per i poveri.
Lo dimostra la scesa in campo di grandi gruppi bancari, come Intesa SanPaolo e il Gruppo Banche popolari, primi azionisti della Welfare Italia, 25 poliambulatori specialistici e odontoiatrici sparsi per l’Italia a fine anno, che diventeranno 130 tra 4 anni.
La Manovra economica appena approvata ha tra le principali misure tagli alla spesa pubblica. Infatti tra i provvedimenti presi sono quello del ticket sui medicinali, sulle visite specialistiche e sulle analisi mediche che dovrebbe tornare in vigore già da lunedì, a causa di un emendamento dell’ultimo minuto che ha limitato un finanziamento previsto di 486 milioni a soli 105 milioni che servono a coprire il periodo compreso tra giugno e l’entrata in vigore della legge di conversione della Manovra. Tra le categorie che hanno diritto all’esenzione della partecipazione al costo sulle prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulle altre prestazioni specialistiche ambulatoriali e che dunque non si dovranno preoccupare del ritorno del ticket ci sono i bambini sotto i 6 anni, anziani over 65, titolari di pensioni sociali e invalidi di guerra. Mentre per i ticket sui medicinali la competenza è delle Regioni, che hanno la possibilità di introdurre un ticket sui farmaci di fascia A. Altri soggetti esenti dal ticket sono i cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro. Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico nonché titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Inoltre hanno diritto all’esenzione totale per invalidità gli invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V, gli invalidi civili e invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3, gli invalidi civili con indennità di accompagnamento, i ciechi e sordomuti, gli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ (categoria equiparata dalla legge agli invalidi e mutilati di guerra) e le vittime di atti di terrorismo o di criminalità organizzata. Sono poi esenti dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni connesse alla loro condizione temporale le seguenti categorie di cittadini: donne in gravidanza; donatori di sangue; donatori di organi e tessuti; soggetti sospetti di essere affetti da Hiv; soggetti che si avviano alla prevenzione di tumori; soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni o somministrazione di emoderivati; giovani con meno di 18 anni che cominciano un’attività sportiva agonistica in una società dilettantistica; soggetti con malattie croniche o rare che vanno inseriti nelle liste d’attesa per il trapianto.
Giovanni D’Agata