Arezzo, Vasai: lavoriamo per la Due Mari nell’interesse del territorio

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Intervento del Presidente della Provincia di Arezzo in risposta alla nota del Coordinamento provinciale Pdl.

“Il coordinamento provinciale del Pdl ha la memoria corta, ma noi siamo abituati a fare le cose più che le polemiche e il nostro primo impegno è tutelare gli interessi di questa comunità locale”. Con queste parole si apre la risposta del Presidente della Provincia Roberto Vasai a Maurizio D’Ettore e Paolo Enrico Ammirati.”L’ho detto fin dal mio primo commento – prosegue Vasai – dopo la riunione della Commissione Tecnica Ministeriale: la Due Mari è una cosa troppo seria e per questo valuteremo questa ultima proposta del Ministero con grande serietà, insieme a tutti i soggetti del territorio coinvolti : Camera di Commercio e Comuni in primo luogo. Abbiamo già avviato il lavoro. Questo però non significa che si possa giustificare l’atteggiamento di uno Stato che, ogni giorno di più, tenta di scaricare su enti e comunità locali i propri problemi e le proprie inefficienze. In passato non ho avuto difficoltà a riconoscere pubblicamente i meriti del Ministro Matteoli quando, dopo la protesta della Guinza, seppe riavviare la macchina ferma da troppo tempo, per cercare una soluzione al problema. Ma non posso dimenticare le parole pronunciate dallo stesso Ministro nella riunione da lui convocata a Roma, le promesse di trovare 2 miliardi di euro nel collegato alla finanziaria, la nostra disponibilità ad accettare l’idea del pedaggio per sostenere la strada del project financing. Tutto questo è stato spazzato via. Così come sono stati spazzati via gli accordi di programma, firmati dallo stesso Presidente del Consiglio Berlusconi, nei quali il Governo, d’intesa con la Regione, prendeva impegno a far partire i lavori per realizzare il Nodo di Olmo entro il 2012. Oggi si propone un percorso alternativo, si chiede di buttare al vento le risorse di questa comunità che erano state investite nella progettazione, si chiedono impegni per decine di milioni di Euro alla Camera di Commercio, rinunce assai dolorose per i comuni, in momento di grande difficoltà. Uno strumento moderno, certamente da valutare con interesse per la realizzazione di future opere pubbliche, ma a quale costo per il territorio ? Comprendo e condivido l’atteggiamento di altre province, come Perugia, alle quali sarebbe richiesto un impegno assai minore, di quello che toccherebbe ad Arezzo. Sono, inoltre, felice che il Presidente della Camera di Commercio abbia confermato l’impegno del mondo delle imprese a fare la propria parte, mostrando grande senso di responsabilità”.