Canada: sui bonus fiscali un pieno di opportunità

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FOTO DI REPERTORIO

Le misure fiscali approvate puntano al deciso sostegno di famiglie e attività di volontariato sede governo

Entra nel vivo in Canada la campagna di promozione dei bonus fiscali introdotti dalla legge di bilancio 2011. Gail Shea, il neoministro delle Entrate, sta attraversando in lungo e largo il Paese per far conoscere ai contribuenti interessati le novità. Tra queste, i crediti d’imposta per vigili del fuoco volontari (volunteer firefighter’s tax credit) e per le spese relative ad attività artistiche, culturali, ricreative o di sviluppo per i propri figli (children’s arts tax credit). Le due misure fanno parte di un pacchetto fiscale varato dalle autorità canadesi con l’obiettivo di sostenere le famiglie. A queste si aggiunge anche il credito d’imposta per le spese relative a badanti (family caregiver tax credit). Ma nel 2011 il governo del Canada ha dato il via a numerosi altri sconti fiscali, con l’obiettivo di rilanciare l’economia, sostenere l’occupazione e rafforzare l’innovazione tecnologica e la ricerca.

Un credito d’imposta…di fuoco
Per il 2011 e gli anni successivi, la legge di bilancio ha previsto un credito d’imposta per i vigili del fuoco volontari che abbiano prestato la propria attività durante l’anno per almeno 200 ore. I volontari possono richiedere il bonus fiscale sia se hanno partecipato ad azioni d’emergenza che per la frequenza a corsi di formazione connessi a tale attività. Il credito è calcolato moltiplicando l’aliquota più bassa dell’imposta sul reddito (il 15% nel 2011) per la cifra di 3mila dollari.

Non solo sport per i propri figli…
I contribuenti possono chiedere il rimborso fino a 500 dollari all’anno per ciascun figlio per le spese sostenute per attività artistiche e culturali. In particolare, le somme per cui è possibile fruire del credito d’imposta sono quelle spese per attività finalizzate allo sviluppo di capacità creative e tecniche in ambito culturale e artistico, quelle legate all’ambiente, quelle che aiutano i bambini a sviluppare particolari capacità intellettive o forniscono assistenza extra per materie scolastiche. Conditio sine qua non per godere del bonus, rispettare alcuni “limiti” d’età. I figli, infatti, devono avere meno di 16 anni all’inizio dell’anno in cui sono state effettuate le spese. La soglia si eleva a 18 anni per i figli per cui è possibile richiedere anche il credito fiscale per la disabilità. Il valore del credito è dato dal prodotto dell’aliquota del 15% per la cifra che si può richiedere per ciascun figlio.
Grazie a questo credito d’imposta, ha sottolineato il ministro Shea durante un recente incontro di presentazione del bonus alle famiglie presso il Confederation Centre of the Arts a Charlottetown, anche i genitori che investono denaro per l’educazione dei propri figli potranno usufruire di un’agevolazione simile a quella esistente per le spese relative ad attività sportive (children’s fitness tax credit).

Alessandra Gambadoro
Fisco Oggi