Puglia, associazionismo tra Comuni. Replica dell’assessore Dentamaro

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Ai consiglieri salentini che lamentano la mancanza di una legislazione regionale sull’associazionismo tra comuni, con conseguente ipotetica perdita di fondi, l’assessore Marida Dentamaro rivolge un cortese invito “ad informarsi meglio sui meccanismi previsti dal Testo Unico Enti Locali e dalla vigente normativa statale per il riparto delle risorse, non rispondendo al vero che gli enti locali pugliesi siano penalizzati quanto all’accesso ai fondi ministeriali.
“ L’invocata normativa regionale, infatti, -spiega l’assessore- è necessaria solo ai fini della gestione diretta da parte delle Regioni dei fondi per lo svolgimento di funzioni e compiti dei comuni in forma associata tra gli stessi; in mancanza, le risorse sono erogate dal Ministero dell’Interno direttamente alle Unioni di comuni o alle Comunità montane che presentino apposita istanza entro il 30 settembre di ogni anno. “Naturalmente, per ottenere l’erogazione del fondo, le funzioni devono essere effettivamente svolte e documentate, con certificazione delle relative spese, diversamente non viene riconosciuto alcunché.
“Alle Unioni e alle Comunità montane della Puglia che hanno prodotto istanza per partecipare al riparto del fondo, sono state mediamente assegnate nell’ultimo triennio censito (2007-2009) risorse pari a 1.750.000,00 euro, erogate direttamente in favore degli enti che hanno fatto richiesta e dimostrato di aver svolto le attività. Gli altri -conclude la Dentamaro – non hanno certamente di che dolersi, mentre i consiglieri di centro destra farebbero bene a difendere le autonomie nei confronti del governo centrale, che ne sta facendo scempio in tutti i modi: dai tagli delle ultime scellerate manovre, ad invasioni di competenze tanto demagogiche quanto inutili, mentre langue in parlamento la “carta delle autonomie”, unico strumento serio per ottenere una vera razionalizzazione delle funzioni e un conseguente massiccio risparmio di spesa.”