Iva agevolata agli “ausili” se il paziente è registrato

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Via libera, in farmacia, all’aliquota minima per le cessioni di strumenti necessari a “governare” il diabete, pagati dalle Aziende sanitarie locali per i propri assistiti

Scontano l’aliquota agevolata del 4% le fatture emesse dalle farmacie convenzionate, nei confronti delle aziende sanitarie locali, per i dispositivi medici erogati gratuitamente ai clienti affetti da diabete con menomazione funzionale permanente, attestata dal Registro regionale diabetici, i cui costi sono riaddebitati al Servizio sanitario nazionale.
Corretto, quindi, chiarisce la risoluzione 90/E del 15 settembre, applicare il regime agevolato alla cessione, con prescrizione medica, di quegli strumenti che aiutano a tenere sotto controllo questa determinata patologia.
Nello specifico, si tratta di: strisce reattive di automonitoraggio, apparecchi automatici e relative lancette per la puntura del dito, aghi per iniettori a penna, siringhe monouso per insulina.
La norma in questione (Dpr 633/1972, tabella A, parte seconda n. 41-quater), spiega l’Agenzia dell’Entrate, è stata introdotta per aiutare chi deve acquistare dispositivi utili a superare o alleviare disabilità permanenti.
La funzione di alcune di queste attrezzature è inequivocabile e, per l’applicazione dell’aliquota minima, non è richiesta un’ulteriore documentazione a supporto della prescrizione.
In altri casi, invece, gli ausili potrebbero essere utilizzati per scopi diversi da quelli individuati dalla disciplina e occorre, dunque, un’adeguata documentazione sanitaria a sostegno del regime di favore.
Il dubbio potrebbe nascere anche per i prodotti oggetto dell’interpello.
Ma i farmacisti, precisa l’Agenzia delle Entrate, rilasciano aghi, iniettori, strisce e siringhe con imposta scontata “unicamente ed esclusivamente” a diabetici iscritti al Registro regionale diabetici, circostanza che garantisce la regolarità della prescrizione.

Anna Maria Badiali