“Mentre in Regione Lazio la maggioranza degli assessori si è dimessa in segno di protesta contro il Governo per difendere il Piano Casa messo in discussione dall’Esecutivo nazionale, la Giunta regionale non si fa alcuno scrupolo nel mettere in ginocchio la Provincia. Stavolta a farne le spese è il comparto della cultura con gravissime ripercussioni su tutto il territorio. A questo punto, che aspetta la Regione a riprendersi la delega?”.
Il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore alla Cultura Giuseppe Fraticelli sono sul piede di guerra per le notizie assai poco rassicuranti giunte dalla Capitale.
“L’Assessorato provinciale alla Cultura – spiegano – opera prevalentemente con finanziamenti regionali. Con una e mail giunta ai nostri uffici è stato comunicato che, per ciò che riguarda la legge regionale 32 del 1978 relativa alla promozione culturale, ci saranno assegnati 321 mila euro a fronte dei 420 mila dell’anno precedente. Le associazioni culturali e i comuni che hanno partecipato al bando 2011 per la promozione culturale (circa 280 soggetti in totale) quotidianamente ci chiedono notizie sull’erogazione dei fondi, ma non ci è possibile fornire loro risposte visto che dalla Regione non vengono adottati provvedimenti che consentano agli uffici provinciali di operare. Siamo alla fine di ottobre e l’unica notizia che abbiamo è una sicura e preoccupante riduzione delle risorse”.
Non va meglio per ciò che riguarda la legge 42/97 sui musei, gli archivi e le biblioteche: “Tutti gli anni la Provincia invia un piano di riparto dei fondi regionali con l’individuazione degli interventi prioritari. Da comunicazioni informali – proseguono presidente e assessore – abbiamo appreso che il piano 2011 forse verrà finanziato solo a metà. Fatto questo che comporterà per i nostri uffici l’obbligo di procedere con un lavoro a ritroso per ristrutturare la ripartizione dei fondi e riconsiderare la priorità degli interventi. Questa situazione crea anche una difficoltà oggettiva per tutti i comuni che entro il 30 novembre si trovano impossibilitati ad approvare le relative variazioni di bilancio”.
Come ciliegina sulla torta, sempre da notizie informali, sembra destinato a sfumare il contributo di 30mila euro destinato al “Premio Cardarelli” e alla rassegna culturale “Caffeina”.
“Non si può continuare così- concludono Meroi e Fraticelli – la Regione non può delegare alla Provincia determinate funzioni senza poi garantire l’operatività. Sarebbe opportuno che si faccia una seria programmazione e che Regione e province concordino insieme le priorità da realizzare in campo culturale. Questa situazione comporta serie difficoltà al nostro Ente costretto, fra l’altro, a fare ricorso alle anticipazioni di cassa, ma cosa ancora più grave crea una situazione di disagio e di estrema precarietà per tutti i comuni e le associazioni che promuovono la cultura sul territorio. A questo punto – concludono – tanto vale che la Regione si riprenda la delega”.