“Vergognoso”. Questo è l’incipit del discorso pronunciato ieri in aula consiliare dal capogruppo Udc – Il centro con D’Alia alla Provincia regionale di Messina, Matteo Francilia, che è intervenuto ai sensi dell’art. 23 del Regolamento, in merito alle conseguenze dell’alluvione che appena due giorni fa ha colpito la fascia jonica messinese ed al finanziamento di 160 milioni di euro promessi ma mai stanziati dal Governo nazionale per le zone alluvionate colpite in modo così tragico due anni fa. “Non c’è altro modo per definire in modo onesto quello che, in malafede, viene presentato come un «errore materiale». Mi chiedo e chiedo a tutti voi” – ha dichiarato Francilia rivolgendosi all’Aula – “se è mai possibile commettere simili «orrori» più che errori, giocando con il futuro della popolazione e delle attività economiche del comprensorio. E’ già gravissimo che questi fondi, questi fantomatici 160 milioni di euro” – continua Francilia – “non siano arrivati subito dopo la tragedia che ha causato 37 morti e decine di milioni di danni alle famiglie del nostro territorio, ma che dopo due anni ancora ci si rimpalli le responsabilità e si nasconda una volontà proditoria dietro improbabili «errori tecnici» è scandaloso ed offensivo per le nostre intelligenze e per le famiglie che hanno subito lutti e perdite economiche. Questo stato di torpore in cui è caduto il Governo nazionale rischia di mandare in crisi intere comunità della provincia di Messina e questo non è assolutamente accettabile. Noi dell’Udc” – sottolinea Francilia – “pretendiamo che il presidente della Provincia on. Ricevuto si faccia carico della questione e che intervenga immediatamente nei confronti del Governo nazionale che, ad oggi, ha solo preso in giro Messina ed i messinesi, affinché ciò che è dovuto venga finalmente trasferito al territorio. Sarò molto chiaro” – incalza Francilia – “se non saremo capaci di portare a termine questa missione tanto vale andare tutti a casa, amministratori provinciali e comunali insieme, con in testa il presidente Ricevuto ed il sindaco Buzzanca. Siamo, inoltre, stufi di sentire parlare del Ponte sullo Stretto e delle enormi risorse promesse e mai impiegate, sventolate sotto il nostro naso come se fossimo elemosinanti. Anche alla luce di quanto successo appena due giorni fa sul versante jonico della provincia di Messina, città compresa, mi sento di poter affermare con determinazione” – conclude il coordinatore provinciale Udc Matteo Francilia – “che fin quando non sarà messo in sicurezza il territorio e fin quando la gente non smetterà di morire a causa delle frane e delle alluvioni non ha nessun senso programmare opere faraoniche ed avveniristiche. Pensiamo prima di tutto a risolvere le emergenze sollecitando chi di dovere, anche organizzando forme di protesta eclatanti”.