Entrate tributarie: in crescita dell’1,6% nel periodo gennaio-settembre 2011

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Nel periodo gennaio-settembre 2011 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 281.893 milioni di euro (+4.422 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), segnalando una crescita tendenziale dell’1,6%. Nel complesso, le imposte indirette hanno continuato a fornire il maggior contributo alla crescita attestandosi a 132.570 milioni di euro (+4.650 milioni di euro, +3,6%), mentre le imposte dirette che ammontano a 149.323 milioni di euro (–228 milioni di euro pari a –0,2%) segnalano una lieve decelerazione. Nonostante l’indebolimento delle prospettive di crescita dell’attività economica nell’ultimo trimestre, la dinamica delle entrate nei primi nove mesi del 2011 conferma la buona tenuta del gettito.

Tra le imposte dirette si evidenziano in particolare i seguenti andamenti:
§ nei primi nove mesi dell’anno corrente l’IRE, in crescita dell’1,6%, è stata sostenuta dal buon andamento delle ritenute dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (+2,0%) e delle ritenute effettuate sui lavoratori autonomi (+1,5%). La dinamica favorevole delle ritenute nel periodo considerato ha compensato la variazione negativa dell’IRE versata in autotassazione (-871 milioni di euro pari a -6,8%), principalmente per effetto dello slittamento di gettito dovuto alla riduzione temporanea dell’aliquota dell’acconto stabilita dal D.L. 168/2009 che aveva contribuito ad incrementare gli introiti IRE del 2010; nel mese di settembre si segnala in particolare una flessione delle ritenute dei dipendenti pubblici e privati (-10,2%) legata alle operazioni di conguaglio relative alla presentazione del modello 730/2011 per i redditi 2010. Per effetto del recupero, a valere sui redditi 2010, della maggiore tassazione applicata sulle somme erogate in relazione ad incrementi di produttività nel 2008 e nel 2009, i conguagli a credito, che si effettuano mediante una 3corrispondente riduzione delle ritenute da versare all’erario, sono risultati molto più consistenti rispetto a quelli degli anni precedenti. Quest’anno il D.P.C.M. del 12/05/2011 ha differito al 12 luglio 2011 la scadenza per la comunicazione ai sostituti d’imposta dei risultati delle dichiarazioni da parte dei CAAF: ciò ha comportato uno slittamento al mese di agosto nell’applicazione dei conguagli fiscali con effetti negativi sull’andamento delle ritenute del mese di settembre;
§ l’IRES segnala una sostanziale tenuta del gettito dell’imposta versata in autoliquidazione, al netto dell’effetto del venir meno di alcune imposte sostitutive, introdotte dalla Legge Finanziaria del 2008, che venivano contabilizzate in questa voce. La variazione negativa di 967 milioni di euro, pari a –4,8%, registrata nel periodo gennaio-settembre 2011 si è ulteriormente ridotta rispetto ai mesi precedenti per effetto delle entrate affluite nel mese di settembre legate alle scadenze dei termini di versamento dei contribuenti con esercizio non coincidente con l’anno solare. Tra le imposte indirette, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente le tasse e imposte sugli affari mostrano un incremento del 2,7%, le imposte sulla produzione e sui consumi dei prodotti energetici e le accise su tabacchi e monopoli aumentano del 2,6%, le entrate derivanti dal lotto, lotterie e delle altre attività di gioco segnano una crescita significativa del 17,1%:
§ tra le tasse e imposte sugli affari, prosegue nel periodo gennaio-settembre 2011 l’andamento positivo dell’IVA (+2,2%), ancora trainata dal gettito della componente riguardante le importazioni da Paesi extra UE (+22,0%), che riflette il rialzo dei prezzi dell’energia nei primi tre trimestri del 2011. La componente dell’IVA sugli scambi interni evidenzia un miglioramento del tasso cumulato di crescita (-0,8%), riflettendo nel mese di settembre un significativo recupero di gettito (+3,1%) che ha in parte bilanciato il rallentamento ciclico rilevato nei mesi di luglio e agosto. Nel complesso l’IVA sugli scambi interni ha fatto registrare nei primi nove mesi dell’anno una dinamica positiva nei settori del commercio (+0,8%) e dei servizi privati (+0,6%); riflette l’evoluzione congiunturale l’andamento del gettito relativo al settore industria (-0,9%).
§ tra le imposte sulla produzione e sui consumi dei prodotti energetici, l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali fa registrare una lieve crescita di 98 milioni di euro (+0,7%), sostenuta dall’aumento dell’aliquota deliberato per incrementare le dotazioni del fondo per fronteggiare le emergenze umanitarie (Decreto del Direttore dell’Agenzia delle Dogane del 28 giugno 2011).
Positivo il risultato dell’imposta di consumo sul gas metano che fa registrare una crescita di 355 milioni di euro (+11,1%). Alla dinamica del gettito ha contribuito sia l’incremento dei consumi di gas metano del periodo gennaio-settembre 2010 rispetto a quelli dello stesso periodo del 2009 (+7,2%), utilizzati – per effetto del meccanismo del versamento dell’imposta – nel calcolo delle rate di acconto versate mensilmente, sia la variazione positiva dei consumi di tutto l’anno 2010 sulla cui base è stato versato il saldo entro fine marzo; infine l’imposta sul consumo dei tabacchi segnala un aumento di 269 milioni di euro (+3,4%), per effetto dell’aumento, previsto dall’art. 55, comma 2-4quater, del D.L. n. 78/2010, sulle aliquote delle accise che gravano sui tabacchi lavorati.
§ tra le entrate relative ai giochi si evidenzia l’andamento positivo dei proventi del lotto, in crescita di 1.438 milioni di euro (+39,1%), e di quelle degli apparecchi e congegni di gioco (+182 milioni di euro, pari a +6,9%).
Gli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo, pari a 4.789 milioni, continuano a sostenere le entrate tributarie; nel periodo gennaio-settembre 2011 il gettito è aumentato in misura significativa (+1.159 milioni di euro, 31,9%) rispetto allo stesso periodo del 2010, con un incremento di 762 milioni di euro, pari a +32,5%, attribuibile ai ruoli delle imposte dirette e di 397 milioni di euro, pari a +30,9%, a quelli delle imposte indirette.