Nuovo Premier, nuovo governo ma vecchi problemi. Mario Monti è stato da subito chiaro parlando di “momento durissimo” e “misure impopolari da adottare”. Le principali misure che verranno vagliate e adottate si dispiegheranno in 5 punti: privatizzazioni, liberalizzazioni, previdenza, lavoro, fisco.
Privatizzazioni: liberarsi del patrimonio pubblico in eccedenza (o di quote di esso) per recuperare liquidi e, al contempo, compartecipare in costi e rischi.
Liberalizzazioni: sarà incentivata la competitiva delle imprese soprattutto per i settori del commercio, industria, trasporti e servizi. Tali obiettivi potranno essere raggiunti con la semplificazione e la deregulation.
Previdenza: il Ministro dell’Economia ad interim dovrà gestire in collaborazione con Elsa Fornero, una delle maggiori esperte del settore di tutto il paese ma anche contestata per le sue misure che non sempre hanno garantito ai cittadini un aumento del benessere.
Lavoro: apertura delle professioni ai giovani (così come era stato previsto dalla Legge sulla Concorrenza varata nel 2009 dal Governo Berlusconi) e riconoscimento di sgravi fiscali per supportare i neo imprenditori ad affrontare la sfida dei mercati.
Fisco: altra “nota dolente” del Programma Monti che deve far quadrare i bilanci e garantire, entro settembre 2012, un risparmio di 4 miliardi.