Commercialisti e avvocati, sinergia per snellire i tempo della giustizia

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Nell’intento di incentivare il risanamento delle imprese in crisi, la recente manovra correttiva sulla Legge fallimentare ha previsto il concordato preventivo, introducendo nuove possibilità di accordo tra le parti, grazie al supporto dei professionisti. Tema, questo, che è stato oggetto dell’incontro svoltosi venerdì nell’aula magna del Palazzo delle Scienze, nato alla sinergia degli Ordini professionali catanesi dei Commercialisti e degli Avvocati, rispettivamente presieduti da Margherita Poselli e Maurizio Magnano di San Lio.
A introdurre e moderare il convegno “Le soluzioni concordate della crisi d’impresa” è stato il presidente IV sez. civile e fallimentare Tribunale Catania Angelo Giorlando, che ha sottolineato «il ruolo chiave dei professionisti a supporto della giustizia, ad esempio attraverso la mediazione civile. Perciò è necessario – ha continuato – un rilancio di tali figure, per il merito di essere sempre aggiornate e pronte a studiare soluzioni mirate a snellire tempi e procedure». Da parte del presidente del Tribunale etneo Bruno Di Marco arriva anche un monito: «Non deve passare il messaggio di un “lex mercatoria” che metta al centro solo l’economia: non esiste esclusivamente “il mercato” ma soprattutto il lavoro su cui è incentrata la nostra Costituzione. Da qui il merito che va riconosciuto alla sinergia tra i due ambiti, legislativo ed economico, rappresentato dalla collaborazione sul campo tra i due Ordini». Un consolidato binomio che nel solo biennio 2010/2011 ha già dato importanti frutti, come il protocollo per il Processo civile telematico. Un lavoro iniziato ben prima, «quando nel lontano 1997 l’Odcec etneo – ha spiegato Roberto Cunsolo, vice presidente Odcec Catania – ha avviato un rapporto esclusivamente telematico con la Pubblica Amministrazione e gli enti di previdenza, contribuendo così ad un notevole risparmio di tempo e risorse. Un dato non indifferente che conferma l’alto grado di liberalizzazione che caratterizza i quasi 160mila professionisti in Italia».
L’attuale mutevolezza del panorama finanziario nazionale ha spinto l’Odcec di Catania a discutere anche dei futuri scenari previdenziali per la categoria, attraverso un altro convegno svoltosi all’Hotel Excelsior e dedicato alla “Cassa nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei dottori commercialisti”. Il relatore principale è stato il presidente nazionale della stessa Cassa, Walter Anedda, che ha sottolineato «l’elevato livello di sostenibilità dell’ente, basato su un sistema lungimirante di gestione, indipendente per legge dallo Stato, ma tale da porsi come modello positivo per il settore pensionistico pubblico. Noi abbiamo adottato il sistema contributivo fin dal 2003 – ha continuato Anedda – e ha funzionato. Per il futuro auspichiamo che le manovre nazionali non penalizzino questa catena virtuosa». All’incontro – dopo i saluti del segretario dell’Odcec Ct Salvatore Toscano – sono intervenuti il consigliere d’amministrazione della Cassa Giuseppe Grazia, e i delegati dell’Ordine di Catania per la Cassa, nonché organizzatori del convegno, Francesca Maugeri e Giorgio Sangiorgio.