Con il nuovo anno avviato il percorso che entro 18 mesi condurrà l’INAIL all’utilizzo esclusivo dei servizi telematici nelle comunicazioni con le imprese. Il commissario Sassi: “Dalla parte del mondo economico e produttivo nei fatti, non solo a parole”.
L’interazione tra l’INAIL e le imprese passa sempre di più per il web. Il commissario straordinario dell’Istituto, Gian Paolo Sassi, infatti, ha determinato a decorrere dal 2012 il passaggio delle aziende all’utilizzo esclusivo dei servizi telematici per una serie di comunicazioni con l’INAIL. La novità riguarda, in particolare, la dichiarazione delle retribuzioni per l’autoliquidazione annuale dei premi, la comunicazione del pagamento del premio annuale in quattro rate, la domanda di ammissione alla riduzione dei premi assicurativi da parte delle aziende artigiane, la comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni presunte per la rata premio anticipato nell’ambito dell’autoliquidazione annuale dei premi e la presentazione degli elenchi trimestrali dei soci lavoratori da parte delle cooperative di facchinaggio per la regolazione dei premi speciali.
Dai floppy disk alla rete. I primi quattro servizi riguardano l’autoliquidazione annuale dei premi, per la quale l’Istituto ha reso disponibili già da diversi anni servizi telematici sia per le imprese e per gli altri soggetti assicuranti, sia per i loro intermediari. Fin dall’adozione nel 1991 del procedimento dell’autoliquidazione, con cui il datore di lavoro comunica le retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno precedente e versa i premi assicurativi dovuti, compreso il premio speciale unitario per gli artigiani, l’INAIL, infatti, ha predisposto strumenti informatici per agevolare gli utenti nella presentazione delle dichiarazioni retributive. A questo scopo, prima della proliferazione dei siti internet e dei servizi web, l’Istituto ogni anno distribuiva gratuitamente appositi supporti su floppy disk che consentivano di effettuare gli adempimenti con modalità informatiche, attraverso la consegna dei dischetti alle sedi sul territorio e il rilascio di una ricevuta.
Più del 90% degli utenti utilizza già il web. A vent’anni di distanza, per le procedure di autoliquidazione le imprese utilizzano già il canale telematico, rispetto a quello tradizionale cartaceo, in più del 90% dei casi. L’accelerazione del passaggio dalla carta al digitale risulta particolarmente evidente mettendo a confronto i dati degli ultimi sei anni. Se nel 2006, infatti, gli utenti che ricorrevano al canale telematico per l’autoliquidazione erano il 73%, contro un 27% che prediligeva ancora quello cartaceo, nel 2007 le stesse percentuali erano pari rispettivamente all’80,2 e al 19,8%, e di anno in anno la forbice ha continuato ad allargarsi fino all’ultimo dato disponibile, relativo al 2011, quando la percentuale di utilizzo degli strumenti online ha raggiunto il 91,4%. I dati sugli utenti già attivi sul canale telematico dell’INAIL rivelano anche che, a fronte di 421.433 aziende che gestiscono direttamente le comunicazioni attraverso il punto cliente sul portale dell’Istituto, sono circa due milioni quelle che si avvalgono del servizio attraverso degli intermediari.
L’addio definitivo alla carta entro il luglio 2013. Il passaggio alla modalità online introdotto dall’INAIL con l’inizio del 2012 riguarda soltanto le imprese attive – per quelle che hanno cessato l’attività, infatti, la denuncia delle retribuzioni continuerà a essere effettuata con il modulo cartaceo – e si inserisce nel percorso delineato a partire dall’introduzione del Codice dell’amministrazione digitale, che all’articolo 3 ha sancito il diritto dei cittadini e delle aziende a richiedere e ottenere l’uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni. Il Codice è stato modificato e integrato dal decreto legislativo n. 235/2010, e in particolare dell’articolo 5-bis, che ha stabilito che la presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, anche a fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche avviene esclusivamente utilizzando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che con le stesse modalità le amministrazioni pubbliche adottano e comunicano atti e provvedimenti amministrativi nei confronti delle imprese. Con il decreto del presidente del Consiglio del 22 luglio 2011 è stato poi fissato al primo luglio 2013 il termine ultimo per l’adozione esclusiva delle modalità telematiche.
“Un passaggio strategico condiviso con le associazioni di categoria”. “Siamo dalla parte delle imprese e dei lavoratori nei fatti, non solo a parole – spiega il commissario straordinario Gian Paolo Sassi – In un momento di particolare difficoltà, l’INAIL tende la mano alla propria utenza e sfrutta al massimo le potenzialità offerte dalla tecnologia per aiutare il mondo economico e produttivo a concentrarsi appieno sul rilancio del sistema Paese. Rendere obbligatorio l’utilizzo del canale telematico rappresenta un passaggio strategico nella più generale evoluzione verso obiettivi di piena informatizzazione, multicanalità e personalizzazione dei servizi che l’INAIL e tutta l’amministrazione pubblica perseguono da tempo. Si tratterà, ovviamente, di un percorso graduale. Ma anche e soprattutto di un percorso condiviso con le associazioni di categoria: un’ulteriore occasione per confermare quell’approccio che consente all’Istituto di continuare a essere un ente ‘amico’ per il mondo delle imprese e del lavoro”.