Banche: ABI e sindacati, firmato contratto nazionale

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Difesa dell’occupazione e moderazione salariale punti qualificanti in questo momento di crisi. Previsti 170 euro lordi in 3 anni compensati da recuperi di produttività. Raggiunto oggi tra ABI e sindacati l’accordo sul nuovo contratto nazionale di categoria che scadrà il 30 giugno 2014. In una fase particolarmente difficile, con una dialettica serrata ma senza mai interrompere il dialogo, le parti hanno firmato un contratto straordinario, di ampia solidarietà, che vede al primo posto l’occupazione.
“Il lavoro è la questione di maggior importanza in questo momento – ha detto Francesco Micheli, che è alla guida della delegazione ABI – e crediamo che tutti dovrebbero impegnarsi su questo importante tema. Nel tenere conto delle oggettive condizioni di scenario, abbiamo trovato nuove compatibilità e nuovi equilibri, attraverso soluzioni originali e innovative, che possono efficacemente sostenere l’occupazione”.
Tra i punti chiave dell’accordo si segnalano:
• la valorizzazione e il rafforzamento dell’apprendistato, come contratto di riferimento per l’ingresso nel settore;
• il salario d’ingresso in caso di nuove assunzioni;
• diverse condizioni di salario e di orario di lavoro per le attività amministrative che dovessero “rientrare” in banca (l’insourcing), seguendo un cammino opposto all’outsourcing;
• orario di sportello dalle 8 alle 20, con possibilità di ampliamento dalle 7 alle 22;
• piena fungibilità tra i quattro livelli dei quadri;
• l’istituzione di un fondo settoriale per sostenere l’occupazione;
• 170 euro lordi in 3 anni compensati da recuperi derivanti dal raffreddamento della dinamica degli scatti di anzianità e degli accantonamenti per Trattamento di fine rapporto.