Il Decreto Cresci Italia non si è limitato solo a lasciare liberi i commercianti di stabilire le aperture e chiusure dei propri esercizi ma ha fatto di più. Ora, chiunque voglia intraprendere una nuova attività non dovrà fare più i conti con i vincoli numerici e di licenze o nulla osta imposta dalla Pubblica amministrazione.
All’articolo 1 del testo, infatti, si legge che “in attuazione del principio di libertà di iniziativa economica sancito dall’articolo 41 della Costituzione, sono abrogate a) le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione comunque denominati per l’avvio di un’attività economica; b) le norme che pongono divieti e restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite, nonché le diposizioni di pianificazione e programmazione territoriale o temporale autoritativa”.
Tali limiti, dunque, vengono eliminati lasciando alle Regioni e ai Comuni l’obbligo di adeguarsi alle nuove norme entro il 31 dicembre 2012. Restano fermi, invece, solo quei vincoli finalizzati a evitare danni alla salute, alla sicurezza, alla libertà e dignità umana e in contrasto con l’utilità sociale, con l’ordine pubblico, con il sistema tributario e con gli obblighi Ue.
Per tutte queste attività, ovvero quelle per cui rimane necessaria l’autorizzazione della Pubblica amministrazione, il Governo si riserva di stilare un elenco e renderlo pubblico entro il 31 dicembre 2012.
Edicole: novità anche per chi ha una edicola. Per tali attività commerciali, infatti, è prevista la libertà di applicare sconti, che potranno essere detratti dal conto vendita, e vendere anche qualsiasi altro prodotto che non sia editoriale.
Diritto d’autore: liberalizzato anche questo settore. Secondo le norme, lo scopo è quello di favorire la creazione di nuove imprese. Tutti i parametri necessari all’attività di intermediazione saranno stabiliti entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge.
C.M.