Consiglio dei Ministri: no ai giochi Olimpici, si al rafforzamento delle Forze Armate

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Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.

Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.

Alle ore 15,20 il Consiglio dei Ministri è stato sospeso per riprendere alle ore 15,45 sotto la presidenza del Ministro Pietro Giarda per impegni istituzionali del Presidente Monti.

La riunione del Consiglio si è aperta con un’ampia relazione, svolta dal Ministro della difesa, Di Paola, sul progetto di revisione della Struttura di Difesa, che verrà illustrata in Parlamento in coerenza con l’impegno assunto dal Governo innanzi alle Camere nei giorni scorsi e sulla base degli indirizzi decisi dal recente Consiglio supremo di Difesa.

Il Governo punta ad inserire questa revisione nel Piano Nazionale di Riforme, che si è impegnato a presentare a livello europeo.

Lo scenario geo-strategico internazionale continua ad essere caratterizzato da grande incertezza; ne consegue che le Forze Armate devono continuare ad essere pienamente integrabili con quelle degli alleati, ma devono anche essere allo stesso livello tecnologico. Da qui la necessità di introdurre una profonda revisione della Struttura Difesa, per armonizzarla ai livelli di efficienza e funzionalità europei non solo militari, ma anche industriali ed economicamente sostenibili.

A livello europeo e atlantico l’Italia sostiene e promuove il processo d’integrazione definito dalla Politica di Sicurezza e Difesa Comune. Quindi, l’armonizzazione di standard comuni è ancora più necessaria e urgente.

Oggi, l’Italia ha una spesa per la Difesa, in rapporto al Pil, più bassa d’Europa (0,9% contro una media Ue dell’1,61%); in aggiunta ha una spesa percentuale per il personale, rispetto al bilancio assegnato, ampiamente superiore alla media Ue (70% quella italiana, 51% quella europea). Per contro, la spesa d’investimento per ogni militare è ferma a 16.424 euro, contro una media europea di 26.458 euro.

La riforma, oggi condivisa dal Consiglio dei Ministri punta a riequilibrare i livelli di spesa del personale, di esercizio e di investimenti per garantire in futuro la sostenibilità finanziaria e l’efficacia operativa delle Forze Armate in chiave europea e Nato. Vale a dire, coprire con il 50% del bilancio assegnato la spesa del personale; la parte restante sarà divisa a metà tra addestramento e investimenti.

Queste scelte comporteranno una revisione e riqualificazione dei programmi di investimento, ma anche una contrazione della presenza territoriale. Il risultato sarà una Struttura Difesa ridimensionata nei numeri, ma in grado di esprimere un’operatività all’altezza delle aspettative dell’Unione europea e della Nato.

Il Consiglio dei Ministri è quindi intervenuto su due aspetti fondamentali del nostro ordinamento: il primo, su proposta del Ministro della difesa, Di Paola, e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Patroni Griffi, riguardante il fronte interno dove sono state discusse e approvate una serie di misure correttive al Testo unico dell’ordinamento militare e al Codice dell’ordinamento militare; il secondo, su proposta del Ministero degli affari esteri, Terzi di Sant’Agata, riguardante il fronte internazionale dove si registrano due novità: il nuovo Accordo di scambio culturale con la Croazia e la ratifica delle modifiche alla costituzione dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni.

A. LA RIFORMA DEL CODICE DELL’ORDINAMENTO MILITARE E DEL TESTO UNICO DELL’ORDINAMENTO MILITARE

In merito al Codice dell’ordinamento militare le novità riguardano la nuova suddivisione dei 179 articoli del Codice, che vengono divisi in undici capitoli. Anche in questo caso l’obiettivo è di armonizzare il testo eliminando errori materiali di scrittura, inserendo nuove norme che riguardano il riordino di enti delle Forze Armate e del Segretariato generale della difesa, oltre allo stato giuridico del personale militare.

La riforma del Testo Unico dell’Ordinamento militare ha introdotto modifiche per inserire norme regolamentari sopravvenute, ad esempio in materia di tutela dei luoghi di lavoro, organismi collegiali e cause di servizio, a modificare norme relative alla gestione e amministrazione contabile dei comandi militari, corsi di formazione e sanità militare.

B. LE NOVITÀ SUL FRONTE INTERNAZIONALE:

– IL NUOVO ACCORDO TRA ITALIA E CROAZIA

Italia e Croazia intrattengono rapporti commerciali e culturali solidi. L’Italia è il primo partner commerciale della Croazia. Il volume d’affari tra i due Paesi supera i 4 miliardi di Euro. Il Governo di Zagabria considera l’Italia un partner cruciale anche dal punto di vista strategico. La vicinanza geografica e i forti legami culturali tra le due popolazioni rendono l’Italia un punto di riferimento verso l’integrazione europea ed euro-atlantica della popolazione croata. Lo dimostra, tra l’altro, il disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione del Trattato di adesione della Croazia all’Unione europea, ratificato dal Consiglio dei Ministri il 3 febbraio 2012.

Il precedente Accordo culturale tra i due Paesi, del 1960, è oramai superato. I cambiamenti radicali intervenuti sullo scacchiere politico nazionale e internazionale negli ultimi anni rendevano impellente un nuovo Accordo. Lo scopo è rafforzare i rapporti di buon vicinato, migliorare la conoscenza e la comprensione fra i popoli italiano e croato e garantire la più ampia fruibilità dei beni artistici, culturali e ambientali. Per ottenere questi risultati, il nuovo Accordo individua quattro assi portanti: Primo, contribuire ai rapporti di buon vicinato tramite lo sviluppo delle relazioni culturali. Secondo: garantire migliore protezione e assistenza reciproca in materia di diritti d’autore e proprietà intellettuale. Terzo: creare nuovi incentivi alla collaborazione culturale; le tante iniziative prevedono la conservazione dell’identità linguistica, la collaborazione scientifica e universitaria (ad esempio con la concessione di borse di studio per studenti universitari o dottorandi di ricerca) e il sostegno reciproco nell’organizzazione di manifestazioni culturali e artistiche. Quarto: sostenere la cooperazione nella conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e demo-etno-antropologico. Ne è esempio la collaborazione per il contrasto al traffico illecito di beni culturali e per le missioni archeologiche.

Il nuovo Accordo prevede anche la creazione di una Commissione Mista che avrà tre compiti principali: (1) coordinare tutte le attività di scambio e collaborazione tra i due Paesi; (2) elaborare programmi esecutivi pluriennali; (3) regolare le divergenze sull’interpretazione e applicazione dell’Accordo.

– L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI

Il Consiglio dei Ministri ha ratificato gli emendamenti alla Costituzione dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Si tratta di un ente internazionale con sede a Ginevra; ad esso aderiscono 127 Stati. L’Italia, che è membro fondatore, è il sesto principale contributore dell’ente. Le modifiche alla costituzione dell’OIM garantiranno un risparmio di risorse materiali e umane e produrranno effetti virtuosi sull’efficienza dell’ente. Di seguito le cinque novità: (1) Status di Paese membro – si precisa che l’accettazione della Costituzione deve avvenire nel rispetto delle procedure previste negli ordinamenti costituzionali interni dei singoli Stati; in tal modo si evitano dubbi sulla effettiva sussistenza dello status di membro dell’OIM. (2) Esercizio del diritto di voto – gli Stati in arretrato con i contributi finanziari perdono automaticamente il diritto di voto. (3) Viene limitata a due mandati la possibilità di rielezione dei vertici OIM (Direttore e Vice Direttore). (4) Quorum per gli emendamenti allo statuto – si modifica il quorum necessario per modificare lo Statuto dell’ente, facilitando così le procedure di emendamento. La maggioranza di due terzi dei membri verrà chiesta solo per gli emendamenti fondamentali e per quelli che comportano nuovi obblighi per gli Stati membri. Per tutti gli altri basteranno i due terzi dei voti. (5) Soppressione del Comitato esecutivo – si elimina il Comitato esecutivo, redistribuendo le funzioni tra gli altri organi dell’OIM.

Tutti gli emendamenti modificativi sono stati già ratificati da 62 Stati membri. Entreranno in vigore quando saranno ratificati dai 2/3 dei membri della Organizzazione, ossia da 85 Paesi su un totale di 127.

Il Consiglio dei Ministri ha successivamente deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Careri e Sant’Ilario dello Jonio, entrambi in provincia di Reggio Calabria, al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali a carico delle quali sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata.

A seguito di espresso invito del Meccanismo europeo di protezione civile della Commissione europea, concernente la richiesta di assistenza da parte della Repubblica bulgara colpita da gravissimi eventi alluvionali che hanno causato il cedimento di una diga, inondazioni e perdita di vite umane, il Consiglio ha deliberato lo stato di criticità finalizzato a consentire lo svolgimento tempestivo delle operazioni di supporto della Protezione civile, d’intesa con gli Affari esteri.

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato con attenzione il progetto di candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2020. Il Governo valuta molto positivamente l’iniziativa, sotto il profilo della visione complessiva e della qualità del progetto, degno di affermarsi nella competizione con le altre candidature.

Alla luce della difficile situazione economico-finanziaria che il Paese sta attraversando, il Consiglio dei Ministri ha peraltro ritenuto all’unanimità, con rammarico, che non sarebbe un atto responsabile da parte del Governo sottoscrivere la garanzia finanziaria richiesta dal Comitato Olimpico Internazionale per coprire eventuali fabbisogni che potrebbero verificarsi in futuro. In effetti, benché tali oneri non siano da coprire nell’immediato, l’attuale fase dell’economia non fa ritenere appropriato adottare decisioni con effetti differiti nel tempo (effetti che, in base a quasi tutte le precedenti esperienze olimpiche a livello internazionale, potrebbero rivelarsi molto rilevanti) .

L’Italia, come gli altri Paesi membri della zona euro, ha sottoscritto un anno fà impegni molto gravosi in termini di rientro dall’indebitamento, riducendo il differenziale tra il rapporto debito pubblico/PIL e il valore di riferimento (pari al 60%) di un ventesimo all’anno. Per l’Italia si tratterà di uno sforzo significativo che imporrà una gestione estremamente rigorosa dei conti pubblici, per molti anni.

Ciò non significa che il Governo non dia priorità all’obiettivo della crescita, come mostrano le misure del decreto “Cresci Italia”, ma una prospettiva di crescita potrebbe venire compromessa ove i mercati e la Comunità internazionale percepissero la garanzia statale sopra menzionata come un prematuro rilassamento della politica di consolidamento dei conti pubblici, che ha richiesto il contributo di tutti i cittadini e che inizia a dare promettenti risultati.

Il Consiglio ha quindi deliberato:

su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport:

– avvio della procedura per la nomina a Presidente dell’Automobile club d’Italia dell’ingegnere Angelo STICCHI DAMIANI, eletto dall’Assemblea dei soci;

su proposta del Ministro della salute, Balduzzi:

– conferma degli incarichi di Capo di Dipartimento conferiti ai dottori Fabrizio OLEARI (sanità pubblica ed innovazione), Filippo PALUMBO (programmazione e ordinamento del servizio sanitario nazionale) e Romano MARABELLI (sanità pubblica veterinaria, sicurezza alimentare e organi collegiali per la tutela della salute);

su proposta del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Riccardi:

– conferma del dottor Paolo Giuseppe DI CARO nell’incarico di Direttore generale dell’Agenzia per i giovani.

Infine il Consiglio ha esaminato talune leggi regionali, su proposta del Ministro Gnudi, a norma dell’articolo 127 della Costituzione.

Inoltre il Consiglio ha stabilito che le dichiarazioni patrimoniali per i componenti del Governo saranno disponibili dal prossimo martedì sui siti istituzionali.