Indagine Adiconsum prezzi frutta e verdura: ancora aumenti

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Pietro Giordano, Adiconsum: “Le rilevazioni di Adiconsum al 14 febbraio riportano per frutta e ortaggi ancora aumenti significativi”

Dopo la seconda ondata di maltempo: primato sempre alle zucchine, seguite stavolta dai carciofi tipo romanesco e dalle melanzane Per la frutta, al primo posto l’uva bianca Vittoria, seguita dalle pere Conference e dall’uva nera Cardinal

Il carrello della spesa di frutta e verdura aumentato mediamente di 2,25 euro a settimana, 10 euro al mese, circa 120 euro all’anno

La seconda ondata di gelo – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – ha assestato un altro duro colpo alle famiglie italiane. Rispetto infatti alla nostra prima indagine sui prezzi dei prodotti alimentari dopo il blocco dei Tir e la prima ondata di maltempo, se guardiamo al solo carrello della spesa riempito con frutta e verdura, l’aumento medio settimanale è stato di 2,25 euro.

Adiconsum sta continuando a monitorare i prezzi dei prodotti alimentari. Ecco quanto è risultato dalle rilevazioni su frutta e verdura effettuate il 14 febbraio scorso sempre su 180 punti vendita tra GDO, mercati e negozi.

VERDURE E ORTAGGI. Il primato spetta ancora alle zucchine con un aumento medio nazionale del +22,50%. A seguire i carciofi di tipo romanesco (+16,67%) e le melanzane lunghe (+15,00%) che rispetto alla prima indagine passano dal secondo al terzo posto

FRUTTA. L’Uva bianca Vittoria toglie il primato all’uva nera Cardinal con un aumento del +17,65%, seguite dalle pere Conference (passati dal precedente +8,82% del 17 gennaio al quasi raddoppiato +14,71%), mentre l’uva nera Cardinal si piazza al terzo posto mantenendo l’aumento del +12,50%.

ALTRI PRODOTTI. Stabili i prezzi di carote, patate, ananas, mandarini e pere kaiser. Ribassati i prezzi di spinaci, kiwi, limoni e una bianca Italia.

Quali le conseguenze degli aumenti sul carrello della spesa?

Ipotizzando un carrello della spesa settimanale di sola frutta e verdura di una famiglia composta da 4 persone l’incremento riscontrato rispetto al 17 gennaio scorso l’incremento al giorno è di 2,25 euro, quasi 10 euro al mese e 120 euro all’anno.

Adiconsum – prosegue Giordano – auspica che il tavolo Governo-consumatori-commercianti che si riunisce oggi metta a fuoco strategie per frenare i comportamenti speculativi.