Finanziaria: Ricorsi alla Consulta da Toscana e Sicilia

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La Regione Toscana ricorre contro il governo ed impugna davanti alla Corte Costituzionale tre disposizioni della Finanziaria 2010 approvata dal Parlamento alla fine dell’anno scorso. Lo ha deciso il 23 febbraio la giunta, che ha già dato mandato in tal senso all’avvocatura. In particolare ”la Toscana contesta al governo tre invasioni di campo: sulla soppressione del difensore civico e dei consorzi tra enti locali, sulle varianti urbanistiche di beni immobili degli enti pubblici alienati, dove non sarebbero piu’ necessarie verifiche di conformità rispetto ai piani provinciali e regionali, e sul miliardo di euro per rimuovere le situazioni di maggior rischio idrogeologico nella penisola che il governo potra’ utilizzare senza neppure consultare le Regioni”.
“La Finanziaria 2010 – spiega la Regione – ha ridotto i trasferimenti agli enti locali, obbligandoli, per ridurre le spese, a tagliare consiglieri comunali, assessori, consigli di circoscrizione e direttori generali nelle citta’ piu’ grandi, ma anche la figura del difensore civico e i consorzi tra enti locali. La Regione ha impugnato proprio questi ultimi due commi (art. 2, c. 186 lett. a ed e), su interessamento anche del Consiglio delle autonomie locali. La Costituzione – prosegue il comunicato – assegna infatti allo Stato solo la competenza sulla legislazione elettorale, gli organi di governo e le funzioni fondamentali di Comuni, Province e Citta’ metropolitana. Sul resto, ricorda l’assessore al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai, è competente la Regione. Tra l’altro i consorzi sono un’articolazione importante nell’organizzazione dei servizi decisi in Toscana, in piu’ settori”.
Il secondo dispositivo della Finanziaria su cui la Regione ha fatto ricorso riguarda la disciplina delle procedure di alienazione dei beni immobili degli enti pubblici, stabilendo che l’inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica. Di questi immobili i consigli comunali possono decidere una diversa destinazione urbanistica. ”La Regione – aggiunge il comunicato – contesta che questo possa avvenire, come e’ scritto in Finanziaria, senza il bisogno di verificare la conformita’ rispetto agli atti di pianificazione delle Province e delle Regioni. In materia di governo del territorio la competenza e’ infatti regionale”. Tra l’altro la stessa disposizione era stata impugnata dalla Toscana un anno fa e la Corte Costituzione le aveva dato ragione. Per affrontare le situazioni a piu’ elevato rischio idrogeologico il Cipe ha stanziato a novembre 1 miliardo. La contestazione della Regione Toscana riguarda il fatto che nell’individuazione degli interventi da mettere in campo e delle situazioni a rischio piu’ elevato non e’ previsto alcun coinvolgimento delle Regioni.
Pieno appoggio alla Regione Toscana da parte di Uncem nazionale ”In piu’ occasioni – ha detto il Presidente dell’Uncem Enrico Borghi – abbiamo denunciato l’invasione di campo della Finanziaria nelle competenze regionali, prima fra tutte quella in materia di montagna, e per questo ci siamo appellati alle Regioni perche’ presentino ricorso contro le ingerenze centraliste. In questo caso, con particolare riguardo ad una questione come il riassetto idrogeologico, per la quale anziche’ investire sugli enti locali della montagna, si immaginano commissari statali e osservatori ministeriali che rischiano piuttosto di sclerotizzare il sistema”.
Anche la giunta regionale siciliana presieduta da Raffaele Lombardo ha deciso di sollevare conflitto innanzi la Corte Costituzionale ma sugli articoli 229 e 230 della legge finanziaria dello Stato, che prevedono la riapertura dei termini per la determinazione dei valori di acquisto delle partecipazioni e dei terreni edificabili e di quelli con destinazione agricola ed il conferimento delle maggiori entrate derivanti da questa riapertura di termini ad un fondo statale.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-02-25&newsletter_numero=1525#art5#art5