Energia: da aprile gas +1,8%, elettricità +5,8%, un mese di stop al rincaro per le rinnovabili

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L’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi dell’energia elettrica e del gas per famiglie e piccole imprese in servizio di tutela nel trimestre aprile-giugno 2012, per le componenti legate ai prezzi metro cubo di gas e del chilowattora elettrico, alle tariffe di rete e agli oneri per il mantenimento in equilibrio dei sistemi. Per il gas si registra un aumento del 1,8% e per l’elettricità del 5,8%, con una maggiore spesa della famiglia tipo, rispettivamente di 22 euro e di 27 euro su base annua.
In particolare, l’aumento del 5,8% dell’energia elettrica da aprile, non comprende l’aggiornamento per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta (la c.d. componente A3). L’Autorità ha ritenuto di applicare alle bollette elettriche questo ulteriore aggiornamento solo a fine aprile, a garanzia dei diritti acquisiti.
“L’Autorità sente l’esigenza di dare un segnale, chiaro e concreto – ha detto il Presidente dell’Autorità Guido Bortoni -. Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalità sopportabili per i cittadini e per le imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica”.
“Come abbiamo già espresso in numerose Segnalazioni a Parlamento e Governo: efficienza energetica e fonti rinnovabili non sono in discussione. Occorre quindi creare – ha aggiunto Bortoni – le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. Bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà i 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, più i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%”.

L’aggiornamento di aprile
Per l’energia elettrica, l’aumento del +5,8% in vigore da aprile, deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica.
Il petrolio, è cresciuto dell’8,5% solo nell’ultimo trimestre e del 37,5% rispetto alla fine del 2010 mentre il contestuale deprezzamento dell’euro ha spinto i prezzi a picchi storici finora mai raggiunti (97,74 il 13 marzo us).Anche l’esigenza di interventi urgenti per la sicurezza del sistema elettrico in presenza di una crescita esponenziale della generazione da fonti non programmabili e intermittenti, in particolare il fotovoltaico, rappresenta il 40% circa dell’aumento del 5,8%.
L’Autorità è già intervenuta e sta lavorando ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l’equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente trasferiti alla collettività dei consumatori.
Per il gas, l’aumento della materia prima, i cui prezzi sono ancora legati alle quotazioni del petrolio e la crescita degli oneri di distribuzione avrebbero comportato un aumento dei prezzi del 2,2%. Tuttavia, l’Autorità ha potuto contenere l’incremento all’1,8% per effetto del nuovo metodo di aggiornamento che tiene conto anche del decreto ‘cresci-Italia’, che include fra i parametri utilizzati per determinare i corrispettivi a copertura dei costi della materia prima, il riferimento a una quota gradualmente crescente ai prezzi che si formano sui mercati europei. Nell’incremento sono compresi gli incentivi per la promozione dell’efficienza energetica che, dallo scorso anno, vengono sostenuti attraverso le bollette del gas.

I bonus per le famiglie disagiate
Per sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico e i malati gravi che necessitano di apparecchiature elettriche salva-vita, da quest’anno è stato incrementato l’importo dei bonus a riduzione della spesa per l’energia elettrica e per il gas. In particolare, nel 2012, il bonus elettrico è aumentato del 12% per un importo annuo pari ad un minimo di 63 ad un massimo di 139 euro (155 euro per i malati e le attività nucleari residue (150 milioni di euro/anno).3gravi) e, per il gas, l’incremento è del 20% portando il bonus a un valore compreso fra i 35 e i 318 euro.
Le delibere 114/2012/R/com, i 115/2012/R/com, 116/2012/R/gas, 117/2012/R/gas, 118/2012/R/gas, 119/2012/R/eel, 120/2012/R/gas, 121/2012/R/com con gli aggiornamenti trimestrali per energia elettrica e gas sono pubblicate sul sito www.autorita.energia.it.

Energia elettrica: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio
Dal 1 Aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 18,292 centesimi dieuro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a 494 euro così ripartiti (vedi tab. 1):
• 294 euro ( pari al 59,5% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio;
• 69 euro ( 14%) per i servizi tariffati a rete ( tramissione, distribuzione e misura);
• 67 euro (13,5%) per le imposte che comprendono l’IVA e le imposte erariali ( o accise);
• 64 euro ( 13%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.

Gas naturale: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio
Dal 1° aprile, i prezzi di riferimento del gas saranno di 87,92 centesimi di euro per metro cubo, con un aumento di 1,5 centesimi di euro, tasse incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.231 euro su base annua.
La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa:
• 500 euro ( pari al 40,6% del totale della bolletta) per la materia prima;
• 423 euro (34,4%) per le imposte che comprendono le accise ( 17,4%), l’addizionale regionale ( 2,3%) e l’IVA (14,7%);
• 62 euro (5,0%) per trasporto e stoccaggio;
• 147 (11,9 %) per la distribuzione;
• 99 (8,0%) per vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.

Queste condizioni di fornitura si applicano ai clienti domestici (condomini inclusi) ed agli altri clienti con consumi inferiori ai 200.000 Smc annui, non ancora passati al mercato libero. L’aggiornamento dei prezzi di riferimento del gas naturale per le famiglie e i piccoli consumatori, si basa su indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, di oli combustibili e gasolio dei nove mesi precedenti, fatto salvo l’ultimo mese.