Parola d’ordine: ridurre il contenzioso fiscale

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Il Fisco detta istruzioni ai suoi uffici legali e punta tutto sulla riduzione del contenzioso. Per realizzare questo obiettivo l’Agenzia farà sempre più leva sulla sostenibilità della pretesa tributaria e sulla qualità della difesa in giudizio che, insieme, consentiranno di raggiungere i tre obiettivi prioritari dell’Amministrazione finanziaria: migliorare gli indici di vittoria, sviluppare la tax compliance, incentivare il ricorso agli strumenti “evita lite” da parte dei contribuenti. Con la circolare n. 22/E di oggi, l’Agenzia delle Entrate fornisce gli indirizzi operativi del contenzioso tributario per il 2012, con stringenti obiettivi di budget e indicatori di azione, anche alla luce dell’Atto di indirizzo 2012-2014 e della Convenzione triennale con il Ministro dell’Economia e delle Finanze 2011-2013.
All in del Fisco sugli strumenti “scaccia lite” – Illustrando in modo sistematico le linee guida per la gestione del contenzioso tributario nel 2012, la circolare chiama gli uffici a un rinnovato impegno, anche in virtù delle recenti modifiche normative che hanno interessato il contenzioso. Il riferimento è, in particolare, all’avvio della mediazione obbligatoria per le controversie fino a 20mila euro e alla chiusura agevolata delle liti “minori” pendenti al 31 dicembre 2011. Due novità che guadagnano la scena tra gli strumenti deflativi, che, di fatto, mirano a prevenire in partenza le liti con il Fisco o a favorirne la chiusura. Obiettivo prioritario, “tagliare” il contenzioso – Sviluppo delle professionalità, potenziamento degli strumenti di monitoraggio/analisi del contenzioso e sistematica partecipazione dei funzionari del Fisco alle udienze. Il Fisco schiera una strategia a tre punte per rafforzare la difesa in giudizio degli interessi erariali, con un occhio di riguardo alle liti più rilevanti dal punto di vista giuridico ed economico.
Sul fronte della mediazione, agli uffici è richiesto di concludere con tempestività tutti i procedimenti con un atto che assicuri la “giusta imposizione”. Più in generale, le linee operative spingono verso la valutazione del rating (grado) di sostenibilità della lite; raccomandano l’esercizio dell’autotutela tutte le volte che ne ricorrono i presupposti e suggeriscono di valutare attentamente le probabilità che siano accolti l’appello o il ricorso in Cassazione. Stop ai giudizi eccessivamente lunghi: sul punto, le novità introdotte dalla manovra correttiva dello scorso anno (art. 37 del Dl 98/2011), offrono un’occasione di cooperazione con le Commissioni tributarie per ridurre il contenzioso pendente.
Obiettivi di budget e indicatori di azione, l’Agenzia fissa i numeri – Nuovo indicatore ad hoc per la mediazione (per “garantire l’esame sistematico ed effettivo delle istanze”), partecipazione dell’Agenzia alle udienze in Ctp e Ctr di valore fino a 10mila euro (prima fissato a quota 5mila), obiettivi di budget in linea con quelli fissati nel 2011 e, in generale, percentuali attese di conseguimento (“indicatori soglia”) non 2 inferiori al 98%. In chiusura, la circolare punta i fari sull’Organo consultivo interno (Oci) – pronto a entrare in azione fornendo supporto nella valutazione del rating di sostenibilità delle liti e pareri sulle istanze di mediazione – mentre procede il progetto
“Qualità del contenzioso tributario”, inaugurato nel 2008 per alzare l’asticella degli esiti pro-Fisco nelle controversie economicamente più rilevanti.
Il testo della circolare è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. I