Spending Review: ecco le misure

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Nessun concorso nelle Pubblliche Amministrazioni fino al 2016, riduzione delle province, tagli all’università e tagli anche alla sanità. Sono queste alcune delle misure previste nella bozza della Spending review (il cui testo è stato visionato dall’Agi) che potrebbe giungere venerdì in Consiglio dei Ministri per l’approvazione.
Di seguito riportiamo quanto appreso e diffuso dall’Agenzia giornalistica italiana:

PROVINCE
All’articolo 1 della bozza si legge infatti che entro venti giorni dalla data di entrata in vigore del decreto “il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze e della pubblica amministrazione, delibera un’ipotesi di riordino delle province”. La redistribuzione degli obiettivi del patto di stabilita’ interno tra gli enti territoriali interessati “e’ operata a invarianza del contributo complessivo”.
SOSPESI CONCORSI P.A. FINO AL 2016
Sono sospesi i concorsi per l’accesso alla prima fascia dirigenziale: nella bozza si legge infatti che sono sospese le modalita’ di reclutamento “non oltre il 31 dicembre 2015”. Al via il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l’utilizzo di immobili in locazione passiva. Il locatore ha facolta’ di receder dal contratto “dandone comunicazione entro il 31 dicembre 2012 con lettera raccomandata. Il recesso ha effetto decorsi sei mesi dal ricevimento della comunicazione, salvo termine piu’ breve concordato con l’Amministrazione locataria”.
BLOCCO DEGLI STIPENDI DEI DIPENDENTI DELLE SOCIETA’ PUBBLICHE
Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti delle societa’ pubbliche non potra’ superare quello del 2011. Blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2013. La misura scatta dalla data di entrata in vigore del decreto, nel quale si legge che “e’ sospesa l’efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato o autorita’ ad emanare atti aventi ad oggetto l’adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici”.
RIDUZIONE PERMESSI SINDACALI DEL 10%
I permessi sindacali a partire da gennaio del 2013 saranno ridotti del 10%. “I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti … sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione e’ effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013”. Gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno e gli statali saranno messi in ferie.

MENO ASSUNZIONI P.A. FINO AL 100% DAL 2016
Le spese del personale della p.a. vengono ridotte in questo modo: le “facolta’ assunzionali” sono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016.
PER STATALI BUONO PASTO NON SUPERIORE A 7 EURO
I buoni pasto degli statali non potranno superare i 7 euro a partire dal 1 ottobre prossimo e impossibilita’ per gli statali di monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. La disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilita’, dimissioni e pensionamento.
La violazione di queste disposizioni fa scattare automaticamente un’azione disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.
OSPEDALI, SARANNO TAGLIATI 30MILA POSTI LETTO
Circa 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici italiani, con un rapporto di 3,7 posti letto per mille abitanti contro gli attuali 4,2. Il testo prescrive che “le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, entro il 30 novembre 2012, provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici”.
In sostanza, i posti letto passeranno da 252mila a 222mila. Conseguentemente a tale riduzione, anche attraverso una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalita’ dei piccoli ospedali pubblici “e’ promosso l’ulteriore passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all’assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l’assistenza residenziale e domiciliare”.
200 MILIONI TAGLIATI ALL’UNIVERSITA’ DAL 2013
Dal 2013 il fondo per il finanziamento ordinario delle universita’ sara’ ridotto di 200 milioni. In particolare, si legge nel documento, al fine di “ottimizzare l’allocazione delle risorse” e “migliorare la qualita’” delle attivita’ formative dei dirigenti e dei funzionari pubblici garantendone l’eccellenza e l’interdisciplinarieta’” sono individuate “idonee forme di coordinamento tra le scuole pubbliche di formazione, gli istituti di formazione e le altre strutture competenti ed e’ riformato il sistema di reclutamento e formazione dei dirigenti e dei funzionari pubblici anche mediante adeguati meccanismi di collegamento tra la formazione propedeutica all’ammissione ai concorsi e quella permanente”.
ALLE REGIONI -700 MLN NEL 2012, -1 MLD DA 2013
Le risorse dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni a decorrere dal 2013.
AUMENTO IVA CONGELATO NEL 2012
“Sospensione per l’anno 2012 dell’incremento dell’Iva e riduzione dell’incremento dell’Iva a decorrere dall’anno 2013”.
Nella bozza si valuta anche l’eliminazione dell’ulteriore incremento di 0,5 punti dal 2014.
“SALVATI” 55.000 ESODATI IN PIU’
Vengono salvati ulteriori 55.000 lavoratori esodati rispetto ai 65 mila gia’ interessati.