Monti al lavoro sul “nodo” sanità

0
374

Troppi nodi da sciogliere e per questa settimana niente Consiglio dei ministri. Di rientro da Berlino, dove ha raccolto la ‘promozione’ di Angela Merkel per la strada di risanamento e riforme intraprese dall’Italia, il premier Mario Monti riprende in mano i dossier ‘casalinghi’ e si deve subito occupare della ‘grana’ sanita’. Decidendo di rinviare l’esame del decreto messo a punto dal ministro Renato Balduzzi a mercoledi’ prossimo, con l’obiettivo di arrivare, con un po’ di tempo in piu’, a limare il testo in modo da superare le perplessita’ sollevate in questi giorni dagli altri dicasteri (ma anche dalle Regioni). Il provvedimento, l’unico praticamente pronto della fitta agenda di ‘azioni in programma’ stilata dopo la riunione fiume dell’esecutivo dello scorso venerdi’, ha bisogno di ulteriori approfondimenti, e in queste ore si susseguono a ritmo serrato gli incontri per risolvere le diverse questioni ”tecniche” (ma anche politiche). Con la difficolta’ aggiuntiva, riferiscono alcune fonti, dovuta al fatto che ancora e’ periodo estivo e se i ministri sono tutti gia’ tornati al lavoro, cosi’ non e’ per chi, all’interno dei ministeri, abitualmente si occupa di determinate questioni. L’obiettivo, da parte del titolare della Salute, resta quello di portare in Cdm un testo il piu’ condiviso possibile, ma che non perda il suo impianto complessivo di provvedimento che guarda allo sviluppo del Paese attraverso una piu’ elevata tutela della Salute. Quindi ”con serenita’ ”, si stanno rifacendo i conti, in modo da garantire tutte le coperture, cosi’ come chiesto dall’Economia. E si sta anche valutando in caso di stralciare qualche capitolo (come quello sulla non autosufficienza, richiesta avanzata anche dalle Regioni), con l’intenzione pero’ di tenere ferma la sostanza, comprese le tanto contestate misure ‘deterrenti’ contro stili di vita scorretti (e costosi per il servisio sanitario). L’inciampo sul decreto sanita’, primo provvedimento della ‘fase 2′, non interrompe comunque l’attivita’ del governo, tutto ”mobilitato”, come ha ricordato piu’ volte il premier, a spingere sull’acceleratore della crescita, dopo aver messo in sicurezza, con le riforme approvate fino ad oggi, i conti pubblici. ‘Compiti a casa’ apprezzati anche a Berlino, come ampiamente dimostrato dalle lodi ricevute da Frau Merkel. Ma l’apprezzamento che comincia a diffondersi per l’impegno dell’Italia non deve far credere che si possa dormire sugli allori. Perche’ il ‘generale agosto’ e’ passato senza fare danni, ma la partita d’autunno sul fronte europeo e sui mercati e’ ancora tutta da giocare. E nonostante persino la Cancelliera tedesca condivida la speranza che l’Italia possa scampare alla richiesta di aiuti europei per abbassare lo spread, nel governo si predica cautela. Le variabili, infatti, sono ancora troppe per lasciarsi andare a facili ottimismi: dalla sentenza della Corte Costituzionale tedesca sull’Esm, alla situazione in Grecia; dallo sviluppo della crisi in Spagna, alla reazione dei mercati; da un’economia che proprio non vuole ripartire, al dibattito interno alla Bce sugli interventi dell’Eurotower da affiancare allo ‘scudo’ anti-spread. Anche per questo il premier, con tutto il governo, e’ concentrato sul fronte interno e in particolare sul ‘follow up’ – come ha detto lo stesso Monti nei giorni scorsi – cioe’ a dare piena attuazione alle riforme gia’ approvate e a mettere a punto, al piu’ presto ma non in modo frettoloso, gli interventi piu’ utili per la ripresa economica del Paese. Primo della lista il secondo ‘decreto crescita’, che il ministro Passera sta terminando di mettere a punto, anche se la dead line per il vaglio finale resta quella di fine settembre.