Un 2012 con segno negativo per il mercato immobiliare non residenziale. Sono 46.925 le unità immobiliari a destinazione terziaria, commerciale e produttiva scambiate lo scorso anno con un calo del 24%, rispetto all’anno precedente. In particolare, il terziario ha registrato una perdita delle transazioni del 26,1% rispetto al 2011, il commerciale del 24,5% e il settore produttivo del 19,7%.
Il dato è in linea con quello relativo al settore residenziale, che, nel 2012, ha registrato un meno 26% di compravendite rispetto al 2011. Sono alcuni dei dati presentati oggi a Roma nel corso del convegno sul Rapporto immobiliare non residenziale 2013, lo studio realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Associazione italiana delle società di leasing (Assilea).
I partecipanti – I lavori del convegno sono stati introdotti dal Vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e dal Presidente dell’Assilea, Edoardo Bacis. Hanno fatto seguito gli interventi di Gianni Guerrieri, Direttore centrale OMI; Beatrice Tibuzzi, Responsabile Relazioni Istituzionali, Vigilanza, Studi e Statistiche Assilea; Alessandra Agostinelli, Dirigente Direzione Centrale Contabilità Nazionale Istat e Raffaella Pinto, Head of Research CBRE.
Il mercato nelle aree territoriali – Nel 2012, in tutte le aree territoriali, per uffici e negozi si registra una flessione delle compravendite di oltre il 20%. I capannoni mostrano invece cali meno significativi, soprattutto nelle Isole (-1,7%).
Le quotazioni – In discesa, nel 2012, anche le quotazioni medie, che risultano in calo sia per i negozi (-2,1%), sia per gli uffici (-1,6%), sia per i capannoni (-0,9%).
Il valore di scambio – Nel 2012, la stima del valore di scambio delle tipologie uffici, negozi e capannoni ammonta complessivamente a circa 14,5 miliardi di euro, circa 4,4 miliardi di euro in meno rispetto al 2011 (quando si attestava a 18,9 miliardi di euro). Rispetto al 2008, anno di riferimento della prima stima, il calo del fatturato del non residenziale supera il 40%, con oltre 10 miliardi di euro di valore in meno (25,4 miliardi di euro stimati nel 2008).
Il leasing per Assilea – Il settore del leasing immobiliare ha conosciuto nell’ultimo quinquennio una contrazione ancora più pesante rispetto alla flessione del numero delle compravendite non residenziali. Contrariamente a quanto sta avvenendo nel settore strumentale (+2,6%), nel I quadrimestre 2013 il numero dei contratti di leasing immobiliare (costruito e da costruire) continua a decrementare del 17,7%. Tenuto conto che il leasing rappresenta lo strumento “principe” del finanziamento manifatturiero e – in particolare – per le piccole e medie imprese (il 75,4% del portafoglio leasing è rappresentato da PMI), il sistema delle società di leasing intende presentare al Governo – di concerto con Confindustria – delle proposte semplici e concrete per far ripartire, attraverso lo strumento del leasing, l’economia produttiva del nostro Paese.