Prelievo in contanti: nessuna sanzione ma sopra i 1000 euro scatta la segnazione all’Uif

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Una sanzione che va da un minimo di 3.000 euro ad un massimo del 40% dell’importo è prevista per tutte quei pagamenti in contanti effettuati al di sopra del 1000 euro. Con il limite dell’uso della moneta stabilto dal Governo Monti, la vita quotidiana di ogni cittadino italiano è stata drasticamente modificata costringedo praticamente tutti a munirsi di carte di credito, bancomat e libretti degli assegni. Infatti, l’obbligo è fissato per tutti quei pagamenti di beni o srevizi il cui valore totale supera il tetto di 999,99 euro. Questo vuol dire che nel caso, ad esempio, si acquistasse un divano del valore di 1500 euro, non sarà possibile pagare cash tre rate da 500 (pensando erroneamente di rispettare in questo modo il limite) ma si dovrà fare ricorso sempre ad uno strumento tracciabile come può essere il bonifico perchè quello che conta è il valore totale del bene.
Un piccolo particolare non di poco conto è che non è stato fissato nessun limite sul prelievo bancario: questo vuol dire che al cittadino è data la possibilità di ritirare somme superiori ai 999,99 euro in contanti senza che incorra in specifiche violazioni ma è data all’istituto di credito la facoltà di segnalare all’Unità di Informazione finanziaria l’operazione se reputata sospetta di riciclaggio o evasione.

C.M.