Contratto di apprendistato: ecco i parametri da seguire

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Il contratto di apprendistato è il primo strumento utile per entrare nel mondo del lavoro. Quello che bisogna fare però è rispettare alcune regole che restano comuni a tutte le categorie.

Rapporto lavoratori/apprendisti
Dal 1° gennaio di quest’anno, il rapporto tra lavoratori specializzati e apprendisti deve essere di 3 a 2 a meno che non si tratti di aziende con meno di 10 dipendenti il cui rapporto è del 100%. Per le imprese artigiane, i limite sono fissati dalla legge 443/85. Dal conteggio sono esclusi rapporti di lavoro cessati per dimissioni o licenziamenti per giusta causa.

Stabilizzazione dei contratti
Non sarà possibile assumere nuovi apprendisti se non si sono stabilizzati almeno il 30% dei vecchi assunti nei 36 mesi precedenti con contratto a tempo indeterminato, salvo disposizioni diverse date dal Ccnl. Il vincolo è fissato per tutte le imprese con almeno 10 dipendenti.

Parametri del contratto
Essendo il contratto di apprendistato finalizzato a istruire il lavoratore, è fondamentale inserire una descrizione dettagliata del piano di formazione: indicazione del tutor e rispettiva qualifica; indicazione competenze pregresse del lavoratore; indicazione delle ore obbligatorie che il lavoratore deve coprire in questa fase di apprendimento; indicazione della modalità di svolgimento della formazione in base al Contratto collettivo di riferimento; indicare la qualifica che verrà rilasciata alla fine del percorso.
Curata la parte formativa, dovrà essere curata altrettanto bene anche quella che interessa il rapporto di lavoro in senso stretto. In questo caso, nel contratto, dovranno essere specificate le mansioni affidate al lavoratore, il suo salario, l’orario e la sede lavorativa, il Contratto collettivo di riferimento e la tipologia di apprendistato a cui si fa ricorso.
Il tutto dovrà avere rigorosamente forma scritta e dovrà indicare il periodo di formazione che può andare da un minimo di sei mesi ad un massimo di 5 anni.

Vantaggi
Sono previsti degli sgravi contributivi per il datore di lavoro nella misura del 10% per imprese con un organico di oltre 9 lavoratori. Al di sotto di tale soglia, gli sconti saranno dell’1,5% nel primo anno, dell’3% nel secondo e del 10% in quelli successivi.

C.M.