Il decreto cultura è legge. Franceschini: è arrivato il momento di investire in cultura e turismo

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Il via libera alla fiducia che a palazzo Madama coincide con il via libera al provvedimento è giunto dall’Aula del Senato con 159 sì e 90 no. Il decreto legge è dunque approvato in via definitiva dal Parlamento. L’approvazione definitiva del decreto proposto dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, introduce novità significative per il settore, a cominciare dall’ArtBonus, che prevede la deducibilità del 65% delle donazioni devolute per il restauro di beni culturali pubblici, le biblioteche e gli archivi, gli investimenti dei teatri pubblici e delle fondazioni lirico sinfoniche, fino a arrivare alle agevolazioni fiscali per favorire la competitività del settore turistico attraverso la sua digitalizzazione e la ristrutturazione e riqualificazione degli alberghi. Tra le maggiori innovazioni le misure per Pompei, la Reggia di Caserta, il recupero delle periferie, le semplificazioni amministrative in campo turistico, le foto libere nei musei, il riesame dei pareri delle soprintendenze, la Capitale italiana della Cultura.

“Grazie al positivo contributo di deputati e senatori – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini – il decreto Cultura e Turismo è ora legge, con alcune migliorie significative al testo originale frutto del dibattito parlamentare. Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Questa legge abbatte due barriere: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e la valorizzazione che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano.

Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire”.

Artbonus

Credito d’imposta del 65% per le donazioni a favore di:

a) Interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;

b) Musei, siti archeologici, biblioteche e archivi pubblici;

c) spese di investimento per Teatri pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche

Il credito d’imposta è riconosciuto:

-alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile;

– ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui;

Il credito è riconosciuto anche alle donazioni a favore dei concessionari e affidatari di beni culturali pubblici per la realizzazione di interventi di manutenzione, protezione e restauro.