Le società che operano nel settore petrolifero ed energetico da quest’anno non dovranno più pagare l’addizionale Ires (c.d. Robin Hood Tax). Lo precisa la circolare n. 18/E di oggi, con cui l’Agenzia delle Entrate indica le principali conseguenze derivanti, in ambito fiscale, dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale della Robin Tax pronunciata lo scorso 11 febbraio dalla Corte costituzionale. Il documento di prassi scioglie, inoltre, alcuni dei principali dubbi relativi alla gestione delle perdite e dei crediti maturati dalle imprese interessate.
L’incostituzionalità incide sui periodi d’imposta in corso al 12 febbraio 2015
Gli effetti della dichiarazione di illegittimità costituzionale decorrono a partire dal 12 febbraio 2015, giorno successivo alla pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale. Le società con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare sono tenute, quindi, per l’anno d’imposta 2014, a versare il saldo della Robin Hood Tax entro la scadenza ordinaria del 16 giugno 2015, a completamento degli acconti dovuti nel corso del 2014. Le imprese finora tenute al pagamento dell’addizionale Ires, il cui esercizio sociale non coincide con l’anno solare, invece, non saranno assoggettate alla Robin Tax a partire dal periodo d’imposta in corso al 12 febbraio di quest’anno. Le eventuali eccedenze di Robin Hood Tax versate negli anni precedenti alla sentenza e non utilizzate nel saldo d’imposta relativo al 2014 potranno essere compensate solo orizzontalmente, chieste a rimborso o cedute alle consolidate ai fini della compensazione dell’Ires.
Ok alla compensazione delle perdite pregresse indipendentemente dal periodo di maturazione
Riguardo le perdite pregresse, queste assumono rilevanza a prescindere dal periodo in cui sono maturate. Per questa ragione, prosegue la circolare, tanto per l’Ires ordinaria, quanto per l’addizionale cosiddetta RHT, trova piena applicazione il regime ordinario di riporto delle perdite pregresse indipendentemente dal periodo cui queste sono riconducibili. Nel caso, quindi, un’impresa rientri nell’ambito dei settori di attività colpiti dall’addizionale, senza superare costantemente nel corso degli anni le soglie minime dei ricavi e di reddito necessarie per l’applicazione della RHT, le perdite maturate anteriormente concorreranno, contraendola, alla determinazione della base imponibile della Robin Hood Tax.
Applicazione della RHT, incidenza delle perdite pregresse
La Robin Hood Tax trova applicazione, tra l’altro, qualora l’impresa consegua un reddito imponibile superiore ad una soglia data. Al riguardo, spiega la circolare, occorre considerare il reddito imponibile al netto delle perdite pregresse, disponibili e quindi compensabili.
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