“Move2Learn, Learn2Move”: mobilità dei giovani europei

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La notizia arriva direttamente dal cuore dell’Europa: “Non ci sarà l’interrail gratuito per tutti i 18enni d’Europa come aveva proposto il leader del popolari al Parlamento europeo, Manfred Weber, ma oltre 5mila giovani potranno comunque fare un viaggio gratis a fini didattici”. Viaggio al centro dell’iniziativa Move2 Learn, Learn2Move”, nell’ambito del programma Erasmus+, che permetterà a 5mila ragazzi di recarsi in un altro paese dell’Ue a spese di Bruxelles individualmente o insieme alla classe.
Il tutto mediante eTwinning, la più grande rete di insegnanti al mondo, aperta alle classi di studenti di età pari o superiore a 16 anni che partecipano a al programma. Una volta scelti, i vincitori, questi potranno viaggiare da agosto 2017 a dicembre 2018, in una data a loro discrezione. A tal riguardo gli studenti potranno varcare i loro confini nazionali in gruppo nell’ambito di una gita scolastica o da soli, in funzione della decisione di genitori e insegnanti. Per sostenere il progetto, la Commissione ha individuato 2,5 milioni di euro a carico del bilancio Erasmus + che saranno destinati a un gruppo tra i 5mila e i 7mila giovani appositamente selezionati che riceveranno un buono per i biglietti di viaggio del valore di 350 o 530 euro a seconda della parte d’Europa in cui vivono o in cui devono andare.
Tuttavia, l’esponente europeo Weber ha puntualizzato che se anche è “un’opportunità mancata” in quanto “la Commissione europea avrebbe potuto utilizzare l’occasione del 60esimo anniversario del Trattato di Roma per presentare una proposta ambiziosa e originale che avrebbe di nuovo reso le persone entusiaste dell’Europa, tanto da essere il segnale di un nuovo inizio. Comunque, aggiunge Weber, “la proposta non è ancora morta. Il Parlamento l’ha reso chiaro supportando l’idea con un’ampia maggioranza. Continueremo la nostra battaglia per assicurarci che il bilancio per il 2018 contenga le risorse alla proposta precedentemente lanciata”. La quale, nonostante sia stata spersonalizzata sotto alcuni aspetti, fa emergere ancora una volta che la volontà politica e sociale è proiettata sempre più a favore dell’Europa e questo, senza alcuna ombra di dubbio è certamente da considerare un ulteriore dimostrazione di apertura verso chi è il futuro dell’Europa, nonostante le fibrillazioni di questi ultimi tempi – leggasi brexit, scelta di molti Paesi di uscire dai 27 – e i giovani sono la prova provata di come si guarda oltre cortina con interesse.
Massimo Dalla Torre

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