Economia: verso manovra correttiva?

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L’intervento potrebbe essere dell’ordine di 4-5 miliardi. Tremonti: “Governo manterrà l’impegno alla correzione sul 2011 e smentisco le vostre voci”
L’estate potrebbe portare una “manovra correttiva”. La notizia trapela dalleagenzie di stampa: “ a quanto si e’ appreso da fonti parlamentari, è necessario reperire per le sole spese correnti almeno 4-5 miliardi di euro. Tra i fondi necessari, quelli per il rifinanziamento delle missioni all’estero per il secondo semestre 2010.
A questo scopo i tecnici del Tesoro stanno lavorando a un decreto correttivo che potrebbe essere varato a giugno. L’indiscrezione ha trovato però sorpreso il viceministro dell’Economia, Giuseppe Vegas, che contattato dal giornale on-line Affaritaliani.it commenta così: ”Mai saputo niente”. Ancora più netto il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti “Confermo l’impegno del Governo italiano, concordato con la Commissione europea per una correzione dello 0,5% nel 2011”. Cosi’ il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, smentisce le indiscrezioni su una manovra correttiva e non commenta l’ipotesi di una manovra estiva per finanziare le spese. “Il Governo italiano manterrà l’impegno alla correzione sul 2011 e smentisco le vostre voci”, ha aggiunto Tremonti parlando con i giornalisti a margine della presentazione di un libro.
Sul fronte dei conti pubblici – secondo quanto riportato sul sito del Corriere della Sera – a fine aprile dovrebbe essere presentata la Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica che aggiorna il quadro macroeconomico dell’Italia. L’ultima revisione risale al patto di stabilità presentato dal Tesoro a fine gennaio che stima per quest’anno un Pil all’1,1%, un debito al 116,9% e il deficit al 5%. Dall’anno prossimo, per effetto della nuova legge di contabilità pubblica, la Ruef (relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica) diventerà Ref (relazione sull’economia e la finanza pubblica) e conterrà sempre l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. Da sottolineare poi che il Dpef, già da quest’anno, non sarà più presentato entro luglio, ma entro il 15 settembre e si chiamerà “Decisione di finanza pubblica”, (Dfp). Sulla base delle previsioni tendenziali e degli obiettivi indicati nella Dfp, entro il 15 ottobre saranno poi presentati al Parlamento il disegno di legge di stabilità (la vecchia Finanziaria), e il ddl Bilancio.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-04-08&newsletter_numero=1551#art1