Tria: le stime della Commissione in linea con le nostre

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“C’è corrispondenza, questa volta, tra le nostre previsioni e quelle della Commissione, anche se in quelle di Bruxelles c’è un leggero minor ottimismo. Bruxelles però non ha tenuto conto dei dati italiani sul primo trimestre del 2019. La discrepanza riguarda invece il deficit del 2020, perché la valutazione Ue è fatta sempre a politiche invariate e non a legislazione invariata come la nostra. E ricordo che nel Def, approvato dal Governo e dal Parlamento, si chiede di mantenere fermi, aumento dell’Iva o no, gli obiettivi di deficit pubblico. Sul deficit del 2020 le previsioni mi paiono più politiche che economiche. Comunque tra quattro mesi le previsioni politiche ed economiche finiranno per ricongiungersi”.

È il commento del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, alle stime pubblicate oggi dalla Commissione Europea, che mostrano un divario minimo rispetto a quelle del Governo, contenute nel Def 2019. La crescita del Pil reale è infatti attesa dalla Commissione allo 0,1% nel 2019 e allo 0,7% nel 2020 , rispetto allo 0,2% e allo 0,8% delle stime programmatiche del DEF.

Per quanto riguarda il deficit della Pubblica amministrazione, la stima della Commissione per il 2019 è solo marginalmente più alta di quella del Governo (al 2,5% del Pil contro il 2,4%). Quella del 2020 risulta invece essere più elevata (al 3,5% del Pil contro il 2,1%) principalmente perché la Commissione, appunto, non include gli effetti delle cosiddette clausole di salvaguardia, che tuttavia fanno parte della legislazione vigente.

 Tria: le stime della Commissione in linea con le nostre (PDF, 90.71 KB)

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