Federalismo demaniale: le proposte delle Regioni

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“In generale da parte delle Regioni c’è una valutazione positiva dell’avvio del federalismo ma non si condividono alcuni punti. Avanzeremo ad esempio delle proposte “per una corretta applicazione” del federalismo  demaniale”, lo ha dichiarato  il Presidente della Basilicata, Vito De Filippo, che il 22 aprile ha presieduto la Conferenza delle Regioni che aveva tra i due temi all’ordine del giorno proprio il federalismo  demaniale. Le Regioni “non condividono molti punti del decreto legislativo del federalismo demaniale e ci sono elementi di difficoltà per la concreta applicazione del testo”. Lo ha detto. De Filippo ha annunciato che le Regioni hanno steso un “documento tecnico, che rappresenta una base di discussione. Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Errani, chiederà poi un incontro  con il ministro Calderoli”. Dopo l’incontro con il ministro  della Semplificazione, “ci sarà una nuova discussione politica in sede di Conferenza delle Regioni”.

Quello sul federalismo demaniale è il primo decreto  attuativo del federalismo fiscale e prevede che gran parte dei beni del Demanio passino a Comuni, Province e Regioni. “Abbiamo ventilato l’ipotesi che le agenzie territoriali del demanio diventino un agenzia del demanio regionale”, ha spiegato Romano Colozzi, assessore della Regione Lombardia. Su questo tema, ha aggiunto Colozzi, “restano problemi di ordine istituzionale e di impatto finanziario”.”Pur non contestando la pari opportunità dei diversi livelli istituzionali coinvolti – ha spiegato – alle Regioni spetta da Costituzione un ruolo di coordinamento sulla finanza pubblica, su cui hanno una potestà legislativa concorrente in materia. Ma nel decreto questo aspetto è molto, molto sfumato. Anzi – ha rimarcato Colozzi – l’aggettivo più adatto sarebbe ‘assente’ “.“Vogliamo poi richiamare l’attenzione di Calderoli – ha aggiunto – sul fatto che questo processo deve essere realizzato senza oneri aggiuntivi per la Pubblica amministrazione. Ma c’è un problema legato alle strutture tecniche sul territorio che finora hanno gestito il patrimonio demaniale. Con il decreto non avranno di che occuparsi o comunque si ridurrà drasticamente la loro attività”. Da qui l’ipotesi di un’agenzia regionale del demanio.
Secondo la Presidente della Regione Lazio, Renato Polverini: “il ruolo delle Regioni in molti casi e’ da salvaguardare, soprattutto in vista del federalismo e del primo provvedimento sul demanio, perché alcuni decreti non vanno in quella direzione”.
Sul decreto attuativo del federalismo demaniale ”siamo partiti con il piede giusto. In questo modo restituiremo il maltolto al territorio”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato i lavori della Conferenza delle Regioni. Dalle Regioni ”sono arrivate solo osservazioni di natura formale – ha aggiunto Zaia – e noi vigileremo sull’applicazione”. Zaia, parlando poi della Regione Veneto ha ribadito che quest’ultima è pronta a presentare, sul federalismo una “piattaforma negoziale” per l’applicazione dell’articolo 116 della Costituzione” e ha aggiunto che l’obiettivo è quello “di dare vita ad un sistema di autonomie a geometrie variabili”.
Il Decreto legislativo sul federalismo demaniale è il primo passo attuativo della legge delega sul federalismo fiscale, un tema quest’ultimo- ha sottolineato la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, che “non e’ solo per il nord ma è per tutti, ci deve essere un equilibrio nella sua attuazione e non ci può essere qualcuno che prende e qualcuno che dà”.