Dimagrire? Gli italiani usano l’ipnosi: ecco la dieta analogica

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Ci si prepara all’estate curando non solo il fisico ma anche la mente. Dopo il boom degli anni passati, fanno flop palestre e centri estetici; e crolla anche il «fai da te» così come crollano i fanghi e gli altri prodotti dimagranti che erano così in auge nel passato. È invece boom per la consulenza ipnotica, attraverso la quale si può imparare a pensare diversamente su come e cosa si mangia e riuscire a separare il cibo dalle emozioni.
L’ipnosi aiuta a ripristinare il benessere psicofisico, consolida la forza di volontà ed aiuta a scegliere alimenti più sani senza rinunciare al buon cibo: questi i motivi principali per cui sempre più italiani per dimagrire si affidano agli «analogisti», i nuovi operatori del benessere, formati nelle discipline analogiche, il cui obiettivo primario è quello di migliorare la qualità della vita delle persone, lavorando sui meccanismi che regolano l’inconscio e l’emotività dell’individuo.
E le diete? «Le diete dimagranti senza la necessaria forza di volontà sono fallimentari» puntualizza Samuela Stano, presidente dell’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche (www.upda.it), unica istituzione professionalizzante che oggi forma gli «analogisti» in Italia.
Nel 90% dei casi, infatti, i soggetti che si sottopongono ad una dieta riprendono nell’arco di appena 6 mesi il peso che avevano precedentemente perso.
Eppure, secondo una proiezione al 2019 dell’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche su dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel nostro Paese il 40% della popolazione è in sovrappeso, soprattutto gli uomini (44%), ma anche le donne (36%). E il 10% degli italiani è addirittura obeso.
In un contesto così allarmante -e che per di più tende a peggiorare- l’ipnosi è lo strumento più efficace per rieducare la mente a livello inconscio, ovvero rieducare quella parte della mente dove risiedono desideri, gli impulsi e i ricordi.
«Tramite l’ipnosi si può riacquisire una reale possibilità di scelta di ciò che si mangia» puntualizza lo psicologo Stefano Benemeglio (www.stefanobenemeglio.com), padre delle Discipline Analogiche.
Altrimenti le diete non funzionano. E, dopo il boom degli anni passati, fanno flop anche le palestre e i centri estetici. Inutile perfino il «fai da te» con i fanghi e gli altri prodotti dimagranti che erano così in auge nel passato, ma che hanno sempre dimostrato una scarsità di risultati.
Quando si opta per una dieta ipnotica, invece, non si può fallire: un esperto di ipnosi si siede insieme alla persona per capire le sue abitudini alimentari e gli inneschi mentali che generano gli impulsi verso il cibo. Il professionista fa quindi uso di tecniche di comunicazione analogica per creare un programma personalizzato attraverso il quale è possibile imparare a guardare al cibo in un modo diverso.
Quindi la miglior dieta dell’estate 2019 è quella ipnotica? «Sarebbe più appropriato chiamarla dieta analogica, perché l’ipnosi è solo uno degli strumenti che abbiamo a disposizione. L’infallibilità del metodo risiede invece proprio nelle discipline analogiche, che abbiamo sviluppato basandoci su 54 anni di studi, ricerche ed esperimenti del fondatore di queste discipline, lo psicologo Stefano Benemeglio» risponde Samuela Stano.
«I nostri analogisti -prosegue la dottoressa Stano- possono aiutare chiunque a riprogrammare le abitudini alimentari al fine di non sentire il bisogno di cibo in determinate circostanze». Attraverso una «consulenza analogica» è infatti possibile imparare a pensare diversamente su come e cosa si mangia, riuscendo così a separare il cibo dalle emozioni.
«E lo stesso si può fare per il fumo, per chi vuole essere aiutato ad uscire dalla schiavitù delle sigarette» conclude il presidente dell’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche (www.upda.it). (AJ-Com.Net).

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