Grecia, tempo scaduto. Ora la parola passa al Fisco

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Misure fiscali certe e un apparato finanziario affidabile con 13mila dipendenti che operano in 287 uffici

Lo shock del deficit greco, prossimo all’asticella del 14% del Pil non del 13 per cento come inizialmente stimato, ha determinato automaticamente l’innalzamento dell’eventuale prestito che Bruxelles e Washington, sede del Fondo Monetario, stanno predisponendo per ridurre, in tempi brevi, il rosso sui conti pubblici di Atene. In pratica, il trasferimento dei fondi ora ipotizzati contemplerebbe una prima tranche pari a circa 45 miliardi di euro, a questa, entro il prossimo triennio, s’aggiungerebbe una seconda tranche di 35miliardi. Insomma, il sostegno cui si pensa potrebbe raggiungere il valore record di 80miliardi di euro, somma pari a 4 volte l’evasione fiscale stimata per anno nel Paese, almeno secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali.

Atene guarda al Fisco
L’istituzione di riferimento sulla quale l’attuale governo greco concentrerà gli sforzi e le risorse disponibili per aprire la via alla ripresa è l’Amministrazione tributaria. Peraltro, l’Agenzia delle Entrate greca presenta numeri e dati in controtendenza rispetto al profilo attuale del Paese. Innanzitutto, sono oltre 13mila gli operatori del fisco, di cui almeno 2mila attivi sulla trincea dei controlli, cui spetta ogni anno il compito di accompagnare il gettito delle entrate dovute nella disponibilità del Tesoro greco. Nel dettaglio, il rapporto è di un dipendente dell’Amministrazione ogni 800 residenti. Questo in via generale. Se invece si considera la densità dei detective delle tasse e delle imposte in relazione al numero complessivo dei contribuenti il rapporto è di 1 ogni 400 lavoratori regolarmente registrati.

Occhi puntati sugli uffici delle Entrate e sui grandi contribuenti
La cabina di regia della ripresa, o almeno della risalita che allontani lo spetto del default, sarà quindi gestita in via operativa negli uffici del fisco greco. Si tratta di 287 sedi. Distribuite nelle diverse macro e microaree del Paese. Di queste 11 hanno funzionalità regionali. In questi uffici si gestiscono i profili tributari di 8 milioni di contribuenti individuali, di questi 3milioni sono pensionati e non lavoratori attivi. Sul versante dell’impresa e dei professionisti, mentre le aziende sono circa 250mila il popolo dell’Iva ha da tempo raggiunto il tetto dei 2,5milioni di soggetti. I grandi contribuenti, sui quali si sono indirizzati in questi giorni i tecnici e i responsabili dell’economia di Atene, non superano l’asticella dei 31mila soggetti, persone fisiche e società. Si tratta, nella totalità, di contribuenti che oltrepassano il limite dei redditi e dei ricavi posto a 1 milione di euro, 9 per le imprese.

I servizi messi in campo
Il fisco greco ha inaugurato il telematico anche in tema di imposte e tasse. I risultati, dopo una prima fase sperimentale, sono positivi ma ancora distanti dal 100% di contatti e documenti tributari in versione byte. Infatti, mentre per i contribuenti individuali soltanto una quota del 10% è servita tramite il web, per le società si è ancora fermi a 0, mentre le partite Iva hanno da tempo raggiunto il 50%, indicatore migliore nella diffusione e nell’utilizzo del fisco telematico greco in scena all’ombra del Partenone.

Stefano Latini

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/dal-mondo/articolo/grecia-tempo-scaduto-ora-la-parola-passa-al-fisco