Agricoltura, Rota (FAi Cisl): Bilateralità sostegno insostituibile per la formazione

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“L’agricoltura italiana rappresenta un settore virtuoso, diversificato e con punte di indiscutibile eccellenza, come dimostrato anche dalle certificazioni di qualità ottenute, tuttavia è un errore illudersi di andare avanti con rendite di posizione, per questo il monitoraggio delle competenze e il continuo miglioramento dei profili professionali sono diventate esigenze fondamentali per il settore, e grazie alla bilateralità le parti sociali stanno svolgendo un ruolo insostituibile”.

Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota concludendo a Roma l’incontro dal titolo “L’evoluzione delle competenze professionali in una agricoltura che cresce e innova”, organizzato dall’Eban, Ente bilaterale agricolo nazionale.“Oggi – ha detto Rota – sono tanti i cambiamenti che impattano sui fabbisogni professionali, dalla Pac alle nuove norme che regolano alcuni comparti, dalle esigenze di internazionalizzazione ai cambiamenti climatici, dall’economia circolare ai consumi orientati alla sostenibilità, alle produzioni bio, alle certificazioni di qualità.

Su tutti questi aspetti l’interfaccia tra bilateralità, mondo accademico e istituzioni è fondamentale. La redazione degli “atlanti del lavoro”, per la certificazione delle competenze e la classificazione dei contratti provinciali e dei profili professionali, portata avanti dal Ministero del Lavoro con le parti sociali, è un lavoro enorme, che ci affida grandi responsabilità per essere tutti interlocutori all’altezza delle sfide che ci attendono. Anche in agricoltura – ha aggiunto – andrebbe riconosciuto il diritto soggettivo alla formazione, come stiamo proponendo per l’industria alimentare, per estendere l’attuale platea di coloro che accedono ai percorsi formativi utilizzando la formazione continua e rendendo il settore più competitivo”.

Parlando di contrattazione, il leader della federazione agroalimentare ambientale della Cisl ha sottolineato l’importanza dei contratti provinciali, che “da tempo si stanno configurando come strumento molto avanzato anche sulle trasformazioni produttive e professionali, che guardano sempre più alla multifunzionalità, un avanzamento avvenuto anche grazie al crescente impegno degli enti bilaterali territoriali”.

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