Incentivi alle imprese: ridurre il rischio rumore nella lavorazione del vetro

0
260

Considerare la sicurezza nei luoghi di lavoro un investimento, non un costo per l’azienda. Un’idea che dovrebbe essere base di partenza per gli imprenditori e tradursi in metodo operativo per contrastare il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro. Con l’acquisto di un nuovo macchinario che consente di ridurre il rischio rumore, Antonello Marano, titolare di Laborvetro, ditta di progettazione e lavorazione del vetro, ha realizzato un investimento in grado di migliorare sia le condizioni di salute e sicurezza all’interno dell’azienda che l’attività produttiva. L’esperienza è raccontata nel video online sul portale Inail, quarto episodio della campagna informativa #storiediprevenzione basata su interviste ai beneficiari dei contributi Isi.

“Contributi fino al 65% dell’investimento: linfa vitale per l’azienda”. “La crisi degli ultimi anni ha lasciato il segno, in particolare nelle piccole e medie imprese – spiega Antonello Marano. Questa è tra le principali ragioni per cui, spesso, si va a rilento con gli investimenti. Quindi, i finanziamenti erogati dall’Inail attraverso il bando Isi, con contributi in conto capitale che possono arrivare a coprire fino al 65% dei costi sostenuti dall’azienda per progetti che migliorano le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono fondamentali. E stimolano l’impresa ad anticipare i tempi e realizzare l’investimento”. Marano ha saputo del bando attraverso il passaparola e ha deciso di partecipare presentando la domanda online con il supporto dell’Istituto, che ha fornito assistenza per la compilazione.

Dal 2010 a oggi stanziati oltre due miliardi di euro. Inoltre, continua l’imprenditore “l’erogazione dei fondi è velocissima: nell’arco di 3 mesi dalla chiusura della pratica, abbiamo ricevuto il finanziamento per intero con un bonifico in conto. Una cosa che penso sia unica nel panorama italiano dei finanziamenti”. Dal 2010 a oggi l’Inail ha messo a disposizione delle imprese, che investono in progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre due miliardi di euro. Quest’anno sono pari a 370 milioni di euro gli incentivi a fondo perduto stanziati.

Più sicurezza con l’introduzione dei nuovi strumenti. “Il macchinario, che ha sostituito un precedente modello del 2002 ormai inadeguato, è un centro di lavoro a 5 assi e serve per le più svariate lavorazioni sul vetro: molatura, fresatura, foratura – aggiunge il titolare”. La nuova macchina, continua Maurizio Chiovitti, uno dei dipendenti dell’azienda “è fornita di una cabina con porte fonoassorbenti che riducono il rumore prodotto durante la lavorazione. Questa cabina evita anche qualsiasi tipo di contatto con il vetro, con le parti in movimento e con il refrigerante generato durante le operazioni. Quindi è più sicura”. Inoltre, si è passati “da un quadro elettrico di vecchia generazione ad un comando a bordo macchina attraverso un pc touch, che agevola molto le manovre”.

CONTENUTI MULTIMEDIALI CORRELATI

#storiediprevenzione: Laborvetro

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here