ANCE, Simona Vietina (FI): Vicina alle imprese di costruzioni: la norma è iniqua, in arrivo un emendamento per cancellarla

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“Siamo di fronte all’ennesimo disastro di questo Governo delle tasse e della burocrazia priva di senso: come segnalato dall’ANCE – Associazione nazionale Costruttori Edili di Forlì-Cesena, nel Decreto Legge fiscale è stata inserita una norma che penalizza grandemente un settore cruciale per l’economia nazionale e regionale come quello dei costruttori edili.

Se tale norma diventasse legge, in tutti i casi in cui un committente (pubblico o privato) si trovi ad affidare un lavoro a un’impresa, il versamento delle ritenute fiscali per i lavoratori dipendenti impiegati nell’appalto dovrà essere effettuato direttamente dal committente stesso, ma previo versamento da parte delle imprese della provvista necessaria.

In sostanza, un’impresa edile che non ha ancora incassato il pagamento di un’opera e che deve, ovviamente, continuare a pagare i propri fornitori e dipendenti si troverà a dover anticipare al cliente le somme necessarie a pagare le ritenute fiscali: una sorta di “prestito” al committente sul futuro pagamento che corrisponde a una mazzata da circa 250 milioni di euro, tutti spalle di un settore già pesantemente gravato dai ritardi cronici dei committenti pubblici, a oggi in ritardo nei pagamenti per un totale di 8 miliardi di euro.

Nell’esprimere tutto il mio sostegno a un settore che è stato motore del Paese e che oggi fatica ad uscire pienamente dalla crisi, annuncio che Forza Italia ha già pronto un emendamento che avrà l’obiettivo di sopprimere questo articolo della Finanziaria e che non mancherà di fare sentire il proprio supporto al settore dei costruttori edili”. Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e vicecommisario regionale dell’Emilia-Romagna con delega ad organizzazione e dipartimenti.

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