Gestione integrata di salute e sicurezza, presentata la seconda edizione del master Sapienza-Inail

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Con l’emozione dipinta sui volti dei primi risk manager diplomati alla Sapienza Università di Roma, si è chiusa l’edizione di esordio del master interfacoltà di II livello promosso dall’Inail e dall’Ateneo romano, frutto della sinergia tra ricerca, didattica e mondo produttivo. La cerimonia di consegna delle 26 pergamene ai partecipanti si è svolta il 5 dicembre presso l’Aula degli organi collegiali del Rettorato, alla presenza, tra gli altri, del Rettore Eugenio Gaudio, del presidente dell’Inail, Franco Bettoni, del direttore generale, Giuseppe Lucibello, del direttore del master, Antonella Polimeni e del coordinatore scientifico, Sergio Iavicoli. In partenza il prossimo febbraio la seconda edizione, presentata durante l’iniziativa, con una lista ampliata di enti partner che hanno messo a disposizione, insieme all’Inail, 19 borse di studio.

Bettoni: “Fondamento della prevenzione, la formazione deve essere al passo con i tempi”.  “Qualsiasi strategia di prevenzione – ha dichiarato il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – non può prescindere dalla formazione, il primo indispensabile presidio antinfortunistico. I dispositivi di protezione individuale e gli strumenti sempre più sofisticati messi a disposizione dalla tecnologia, infatti, diventano inutili se chi lavora in una fabbrica o in un cantiere edile non conosce i rischi che deve affrontare e i comportamenti corretti da adottare per evitarli”. “Per essere davvero efficace – ha aggiunto Bettoni – l’attività di formazione deve però coinvolgere tutti i livelli, a partire dalla scuola, ed essere al passo coi tempi e con le modalità di comunicazione delle nuove generazioni. Ad esempio la testimonianza diretta e il racconto delle storie vere delle persone costituiscono un importante veicolo di diffusione della cultura della prevenzione. Il merito di questo master è soprattutto quello di avere riempito il vuoto rappresentato dall’assenza di figure professionali in grado di interpretare il presente, affrontando la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro in un contesto produttivo in continua trasformazione che richiede un approccio dinamico, multidisciplinare e integrato”.

Gaudio: “I master come ponti tra sapere, saper fare e saper essere”. “Dopo la formazione teorica e metodologica che costituisce uno dei motivi di successo della preparazione dei laureati italiani – ha spiegato il Rettore della Sapienza Università di Roma, Eugenio Gaudio – c’è bisogno di un aggiornamento, ma soprattutto di una complessità tridimensionale che si realizza con l’interazione con il mondo del lavoro e con le esigenze mutevoli e cangianti delle professioni. Per questo il rapporto con l’Inail – ha aggiunto – il principale interlocutore su questi temi, per realizzare quel ponte tra il sapere, il saper fare e il saper essere, che sono gli obiettivi di una formazione complessiva e dinamica. Se non studiamo e non affrontiamo i problemi – ha concluso – rischiamo di essere obsoleti e non all’altezza della sfida che il mondo del lavoro e il processo di globalizzazione in atto e irrefrenabile ci pongono continuamente”.

Lucibello: “Inaugurato un metodo vincente, grazie all’impegno di tanti”. “Credo che questa prima edizione del master interfacoltà registri un bilancio nettamente positivo – ha evidenziato il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello – grazie anche al coinvolgimento di decine di persone, tra tecnici, professionisti, medici, avvocati, esperti e ricercatori dell’Inail.  Abbiamo inaugurato e certificato un metodo vincente nel rapporto tra università, enti di ricerca e mondo del lavoro, creando una rete strutturata, pronta a confrontarsi con le nuove istanze di formazione. Oltre alla necessità di rispondere alle vecchie esigenze – ha aggiunto – l’argomento odierno è il rapporto macchina-uomo nelle sue nuove declinazioni, che includono gli strumenti della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale”.

Un approccio multidisciplinare, giuridico, ingegneristico e medico.  Il master “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” coinvolge trasversalmente le Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Farmacia e Medicina, Ingegneria civile e industriale e Giurisprudenza di Sapienza Università di Roma, insieme ai dipartimenti di ricerca e alle strutture centrali e tecniche dell’Inail, attraverso un approccio multidisciplinare, giuridico, ingegneristico e medico, pensato per insegnare la gestione del rischio in maniera integrata, a partire dalla fase di progettazione dei processi (prevention through design).

L’offerta formativa articolata in tre moduli didattici. Sono 1.500 le ore di impegno richiesto tra lezioni frontali, esercitazioni e studio individuale, articolate in tre moduli didattici. Il primo è dedicato all’acquisizione di competenze di carattere generale, il secondo approfondisce, attraverso una serie di corsi di alta formazione (Caf), aspetti emergenti e innovativi legati ai mutamenti demografici e all’evoluzione tecnologica, come le nanotecnologie, la digitalizzazione dei processi, lo smart working e le tecnologie abilitanti, mentre il terzo consiste in tirocini formativi realizzati in collaborazione con i 13 enti partner del master.

L’elenco degli enti partner. Tra gli enti che hanno deciso di sostenere l’iniziativa, ci sono alcuni tra i soggetti più rappresentativi del tessuto produttivo italiano. Ai sette partner della prima edizione – Aeroporti di Roma, Confindustria, Enel, Eni, Federchimica, Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Fondazione Rubes Triva – si sono aggiunti Automobile Club d’Italia – Fondazione Filippo Caracciolo, Banca d’Italia, Fondazione Ibm Italia, Ente italiano di normazione (Uni), Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

La selezione basata su titoli e colloquio. Aperto a tutte le lauree di vecchio ordinamento, magistrali e specialistiche, il master è rivolto a un massimo di 35 partecipanti. La scadenza per le iscrizioni è fissata al prossimo 15 gennaio, con una successiva selezione basata sulla valutazione dei titoli e su un colloquio motivazionale. È obbligatoria la frequenza di almeno il 75% delle lezioni, mentre nei casi in cui si richieda di conseguire il titolo di Rspp/Aspp (responsabile o addetto del servizio di prevenzione e protezione) è necessario frequentare almeno il 90% delle lezioni del primo modulo.

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