Bussi sul Tirino/ Il ‘caso’ dell’autovelox da 50 mila verbali

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Nella giornata di ieri è pervenuta presso la nostra associazione il verbale numero 38000, con datazione di infrazione del 4 novembre 2019, questo vuole dire che ad oggi quella postazione , facendo un calcolo sommario emetterà più di 50 mila verbali.

Ricordiamo che l’autovelox posizionato sulla strada statale SS 153 precisamente al Km 3+ 780, che emette verbali e multe in ambo le direzioni sia Pescara che L’Aquila, ha già palesato vere e proprie incongruenze con il Codice della strada, ad una prima verifica dell’ intera postazione infatti presenta rilievi di illegalità diffusa e continua sia per la visibilità dell’apparecchio di rilevamento VELOCAR RED / SPED –EVO –R, sia per la segnaletica di preavviso insufficiente e coperta con una cacofonia segnaletica realmente impressionante. Nella verbalizzazione e notifica circa il 60% dei verbali sono notificati fuori termine, cioè oltre i 90 giorni previsti dal Codice della strada(Il codice della strada all’art. 201 prevede che la notificazione del verbale debba avvenire entro 90 giorni dall’infrazione. Tale termine è perentorio, infatti, se il verbale è notificato oltre i 90 giorni, l’obbligazione di pagare si estingue e di conseguenza la sanzione pecuniaria non è dovuta (art. 14 legge 689/81).

La reiterazione del segnale ha degli obblighi in caso di riduzione del limite di velocità ed in presenza di una strada di accesso , definita intersezione, cosa che non esiste in direzione Pescara. Il segnale di riduzione del limite di velocità a 70 km orari deve essere posto minimo a 1 kilometro prima dell’autovelox in caso di intersezione stradale e questo non avviene nella direzione Aquila. Questi fatti insieme ad altri molto più gravi ed importanti che saranno evidenziati nella nostra perizia tecnica che stiamo predisponendo e che presenteremo e consegneremo  alla Prefettura nei prossimi giorni.

Comunque in questo momento vogliamo sollecitare la emerita Prefettura di Pescara per un intervento risolutivo e forte che porti allo spegnimento della postazione autovelox.

Sig. Prefetto Basilicata intimi all’amministrazione di rendere la postazione conforme alle norme ed alle regole previste dal Codice della Strada , in primis disboscando intorno alla postazione, avvii un periodo di sospensione e convochi un incontro con le nostre organizzazioni , con la Polizia Stradale ed anche con la Polizia Municipale al fine di cercare una soluzione ragionevole ad un utilizzo che si sta rivelando un massacro, una mattanza , per essere nudi e crudi una “macelleria sociale”, proprio nel momento in cui le famiglie soffrono di una crisi economica espansa e trasversale, con difficoltà del vivere quotidiano ed ordinario. 

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Il Presidente Antonio Turdò-Associazione Comitato PROTRIGNINA

Abruzzo e Molise