Referendum per il taglio dei parlamentari: si vota il 29 marzo

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” Il prossimo 29 marzo i cittadini italiani saranno chiamati alle urne in occasione del referendum popolare confermativo sul taglio dei parlamentari”, questo quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri su proposta del presidente Giuseppe Conte (“Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 ottobre 2019).


Si tratta di un referendum confermativo, quindi non serve quorum: sarà sufficiente che il numero dei “si” superi quello dei “no” per confermare il testo della Riforma costituzionale che limita il numero di parlamentari.
La normativa ha ridotto i parlamentari abolendo 254 poltrone e stabilendo una composizione pari a 200 senatori e 400 deputati, decisione che porterà a un risparmio di risorse pari a circa 100 milioni di euro all’anno.
Per il referendum costituzionale i seggi aprono alle ore 7.00 di domenica 29 marzo 2020 ed è possibile votare fino alle 23.00. Lo scrutinio inizierà subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e i risultati sono attesi nel corso della notte.

Chi può votare

Possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni, che il 29 marzo 2020 abbiano già compiuto 18 anni di età. Sono necessari un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Nel caso sia stata smarrita, danneggiata o siano finiti gli spazi a disposizione, può essere richiesta, per tempo, all’ufficio elettorale del Comune di residenza. Chi a causa di infermità non può lasciare la propria abitazione può fare domanda per il voto a domicilio, sempre facendo richiesta al Comune.

Questo il testo del quesito del referendum del 29 marzo 2020:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?»

Se vince il sì
Se la maggioranza dei votanti dice “sì” alla riforma costituzionale il taglio dei parlamentari entra in vigore: dopo le prossime elezioni politiche nella Camera dei Deputati siederanno 400 parlamentari, mentre al Senato 200. In caso di esito positivo la legge costituzionale viene promulgata dal Capo dello Stato.

Se vince il no
Nel caso vincesse il “no”, con la maggioranza dei voti, la riforma sul numero dei parlamentari non avrà effetto e l’esito del referendum 2020 sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto rimarrà come oggi: il parlamento resterà composto da 630 deputati e 315 senatori.