Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha dichiarato che da pochissimi giorni è stata diffusa dal Ministero una circolare che regola la pesca sportiva e ricreativa del tonno rosso.
“Se parlo della pesca del tonno, lo faccio nella duplice veste di Ministro e di antico e appassionato pescatore di tonni”. “Da pochissimi giorni è stata diffusa dal mio Ministero una circolare che regola, dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, la pesca sportiva e ricreativa del tonno rosso. Credo che questa circolare, di questo anzi ne sono più che certo, abbia già diffuso più di una buona notizia tra i miei colleghi pescatori. Per esempio questa: in aderenza alla normativa comunitaria, i pescatori sportivi o ricreativi che intendono esercitare la pesca del tonno rosso, mediante l’utilizzo di unità da diporto, dovranno presentare all’Ufficio circondariale marittimo, nella cui giurisdizione ricade il porto di istanza della medesima unità, apposita dichiarazione relativa all’intenzione di svolgere l’attività di pesca in questione con unità da diporto. Per coloro che sanno di cosa sto parlando, è chiaro che in tal modo si sburocratizza di molto le procedure necessarie per praticare l’affascinante pesca cui la circolare si riferisce”. “Sia chiaro per i non addetti, invece, quanto segue e cioè che nell’ambito della pesca ricreativa è vietato catturare o detenere a bordo o trasbordare e sbarcare più di un esemplare di tonno rosso per uscita in mare al giorno”. “Questo significa che non sono consentite più battute di pesca del tonno rosso nella stessa giornata e nel caso in cui la battuta di pesca duri più di un giorno, è comunque consentito lo sbarco di un unico esemplare”. “Ancora: la taglia minima per il tonno rosso nel Mediterraneo è di 30 kilogrammi ed è inoltre consentito esclusivamente lo sbarco del prodotto intero. Ovviamente è fatto obbligo di comunicare, prima dell’accesso in porto, con qualsiasi mezzo disponibile la cattura di tonno rosso all’autorità marittima del porto di sbarco, ovvero a quella più vicina. Così è fatto anche obbligo che entro 24 ore dallo sbarco deve essere consegnata all’autorità marittima una copia di dichiarazione di cattura”. “Si dà per scontato infine che è vietato commercializzare il tonno pescato. In realtà, ai nostri pescatori sportivi e ricreativi, è stata assegnata per la campagna 2010 una quota nazionale pari a 128,56 tonnellate. Mi risparmio il richiamo alle sanzioni previste per coloro che non si comportano sportivamente e quindi civilmente, e comunque la circolare in questione è stata trasmessa ai Comandi generali delle Capitanerie di porto, alle Direzioni marittime,e a tutte le associazioni che rappresentano il vasto popolo dei pescatori sportivi”.
Fonte: www.aiol.it