Come in tutte le grandi emergenze nazionali, anche i medici in pensione possono essere chiamati in servizio per combattere in prima linea l’emergenza coronavirus, per la quale, soprattutto in Lombardia, la sanità è al collasso.
Per questo motivo in tanti ormai fuori servizio hanno accettato la sfida e si sono messi a disposizione. Uno di loro, un 67enne, medico da 42, a ‘Repubblica’ ha raccontato la sua esperienza.
“Nessuna persona che ami questa città, i suoi cittadini, il proprio lavoro, poteva dire di no. Mi hanno chiamato per dare una mano ed eccomi qui”.
Era appena andato in pensione; adesso lavora per dodici ore al giorno, sabato e domenica compresi, e si occupa prevalentemente della parte organizzativa del lavoro ospedaliero.
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