Benedizione Urbi et Orbi del Papa e il Crocifisso miracoloso

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Dopo vent’anni dalla supplica di Giovanni Paolo II durante la Giornata del Perdono del 2000, torna a San Pietro il Crocifisso custodito nella chiesa di San Marcello al Corso. A Roma è conosciuto come il Crocifisso dei Miracoli perché è alla sua intercessione prodigiosa che si attribuisce la sconfitta della “Grande Peste” nel 1500 che mise in ginocchio la Capitale.
E’ un appuntamento mondiale di preghiera e si terrà oggi, venerdì 27 marzo, alle 18, sul sagrato di una Piazza San Pietro completamente deserta, durante la quale sarà esposto il Santissimo Sacramento e Papa Francesco impartirà l’Urbi et Orbi, la speciale benedizione tradizionalmente concessa a Natale e Pasqua, con la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. Accanto a Francesco ci sarà anche l’icona originale della Salus Populi Romani, l’effigie mariana conservata nella Basilica di Santa Maria Maggiore che la tradizione vuole realizzata da san Luca.


Il Crocifisso ligneo, risalente al XV secolo, oggi conosciuto come Crocifisso miracoloso è legato a due episodi in particolare del passato.
Una notte del del 23 maggio del 1519, un incendio distrusse completamente la chiesa di San Marcellino. Il mattino seguente agli occhi dei romani accorsi numerosi sul posto apparve una scena incredibile: l’edificio ridotto in macerie, ma, fra le rovine ancora fumanti, il crocifisso era integro e ai piedi una piccola lampada ad olio ancora ardente.
L’immagine colpì così tanto i fedeli da spingere alcuni di loro a riunirsi ogni venerdì sera per recitare preghiere ed accendere lampade. Col tempo le riunioni divennero sempre più organizzate e portarono alla creazione di una comitiva, la “Compagnia del SS. Crocifisso”.
Tre anni dopo l’incendio, Roma venne investita da quella che passò alla storia come la “Grande Peste”. Il popolo romano decise di rivolgersi al crocifisso di San Marcello e, superando i divieti delle autorità che temevano il contagio, lo portarono in processione per le vie della Capitale fino alla basilica di San Pietro. La processione durò sedici giorni, dal 4 al 20 Agosto del 1522. Man mano che si procedeva, riportano gli storici, la peste dava segni di netta regressione; ogni quartiere cercava di trattenere il crocifisso il più a lungo possibile. Al termine, quando rientrò in San Marcello, la peste era del tutto cessata e Roma era salva.