Sono le risposte ai grandi interrogativi della popolazione in riferimento all’epidemia di Covid-19. Un’indagine a larga scala sulla popolazione utilizzando test rapidi sierologici, che indichino cioè chi ha sviluppato anticorpi al nuovo coronavirus, per avere il polso reale della diffusione del contagio. A questo sta lavorando l’Istituto superiore di sanità, mentre già si pensa ai piani per la ‘riapertura’ del Paese e delle attività.
Un riavvio che, dopo la proroga delle misure di contenimento almeno a dopo Pasqua, secondo gli esperti dovrà avvenire in modo scaglionato per tipologia di attività e per Regioni. Silvio Brusaferro: “Stiamo prendendo in esame varie misure, dobbiamo capire quando la curva decrescerà e poi, tutti assieme, dovremo cominciare a muoverci individuando modalità che ci consentano di riprendere le attività”.
Aggiunge il virologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti: “Una riapertura del Paese e delle varie attività è realisticamente pensabile per la fine di maggio ma ciò solo se i dati indicheranno una reale inversione di tendenza e se si sarà messo a punto un indispensabile piano di procedure di sicurezza”.