I pareri, anche discordanti, dei virologi al centro delle cronache sull’epidemia da coronavirus. Sembrerebbe una tesi ‘estrema’, quella espressa dalla virologa Ilaria Capua, pubblicata dal Corriere della Sera.
“Non sappiamo neanche quanto l’infezione abbia circolato e si sia diffusa in Italia perché i campionamenti non sono rappresentativi e le procedure non armonizzate. Quindi ogni stima è soltanto una stima e come tale intrinsecamente sbagliata – bisogna solo capire di quanto”.
“E’ chiaro che il virus continuerà a circolare in maniera «visibile» – ovvero provocando i casi clinici fino a quando non si stabilirà l’immunità di gregge, naturale o da vaccinazione”- ha concluso.