“versa 1900$ entro 24 ore per evitare la divulgazione ai tuoi contatti di informazioni relative al tuo accesso a siti pornografici”
E’ questo il messaggio di una nuova campagna di spamming che sta giungendo in queste ore a ignari utenti al fine di gettarli nel panico e indurli a pagare, in cryptovaluta, il prezzo per cancellare tutti i dati raccolti e far cessare l’attività “ricattatoria”.
Ecco dunque alcuni consigli su come comportarsi:
1. Mantenere la calma: il criminale non dispone, in realtà, di alcun filmato che ci ritrae in atteggiamenti intimi o di dati di accesso a siti pornografici e con tutta probabilità non è in possesso di password, valide, dei nostri profili social o della nostra email da cui ricavare la lista di amici o parenti.
2. Non pagare assolutamente alcun riscatto: l’esperienza maturata con riguardo a precedenti fattispecie criminose (come sextortion e ransomware) dimostra che, persino quando il criminale dispone effettivamente di nostri dati informatici, pagare il riscatto determina quale unico effetto un accanimento nelle richieste estorsive, volte ad ottenere ulteriore denaro;
3. Proteggere adeguatamente la nostra email (ed in generale i nostri account virtuali):
4. Cambiare – se non si è già provveduto a farlo – la password, impostando password complesse;
- Non utilizzare mai la stessa password per più profili;
- Abilitare, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forte”(due fattori) ai nostri spazi virtuali, che associno all’inserimento della password, l’immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare ;
- Aggiornare il sistema operativo;
- Installare un antivirus o antimalware.