Coronavirus/ Riaprono i parchi: spazio a sport e passeggiate, con il distanziamento

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Giuseppe Conte

Chi si aspettava una ‘fase2’ all’insegna delle libertà totali sarà rimasto deluso; quella, semmai, sarà la caratteristica della ‘fase 3’ se e quando verrà. Non è, quindi, il ‘tana libera tutti’, ma indubbiamente sulla mobilità delle aperture ci sono, anche piuttosto evidenti; l’dea è che comunque si vuole far sentire meno costretti gli italiani in un regime di clausura che c’è e in buona parte rimane, ma gli si concede l’uscita, fidando nella capacità di autodeterminazione dei rischi e comunque con il distanziamento, attraverso spazi di mobilità decisamente maggiori rispetto al passato. Sono diverse le novità presentate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, nell’annunciare il decreto che avrà validità dal prossimo 4 maggio. Punto centrale sarà il rispetto sempre delle norme di sicurezza, in primis il distanziamento sociale anche in presenza di un ampliamento delle libertà di movimento. Il premier ha detto che ci attende una prova dura anche nei prossimi mesi, ma si trattava di gettare le basi per la ripartenza. Intanto saranno calmierati i prezzi delle mascherine (probabilmente le chirurgiche saranno a 0,50 euro) e su questo prodotto sarà probabile l’eliminazione dell’IVA. Tra i punti economici: 1) Recovery Fubd; 2) Sostegno alle imprese con finanziamenti in parte anche a fondo perduto per le imprese con meno di 10 dipendenti; 3) Misure per il turismo; 4)’ Sblocca Paese’ per far ripartire definitivamente l’economia.
Un punto importante e sentito è, come detto in premessa, quello della mobilità e su questo sono evidenti le novità, che varranno dal 4 al 18 maggio. Confermati il distanziamento sociale all’interno del territorio regionale, con possibilità di spostamenti mirati, ad esempio per visite ai congiunti nel rispetto delle norme di sicurezza ed il divieto di spostamenti fuori regione (tranne che per lavoro, salute o emergenze o per il rientro nel domicilio). Chi ha sintomi (tosse, febbre, raffreddore) è obbligato a rimanere a casa. Divieto assoluto di feste o party e assembramenti in casa.
Riaprono i parchi ma con distanziamento e divieto di assembramento; si potrà fare sport individuale o attività motoria, ma con un distanziamento che nel primo caso sarà di 2 metri e nel secondo di un metro.

Consentiti gli allenamenti per gli atleti singoli con distanziamento e a porte chiuse.
Saranno possibili le cerimonie funebri, preferibilmente all’aperto ove possibile, con la presenza di congiunti e parenti nel limite massimo di 15 persone e sempre con distanziamento e dispositivi di sicurezza.
Bar e ristoranti: possibile, l’attività di asporto, a patto che vi sia tra i clienti la fila con distanziamento e con il divieto di consumare in loco (gli acquisti dovranno essere consumati in casa).
Riaprono cantieri, attività manifatturiere e commercio all’ingrosso ma con l’obbligo per le aziende di rispettare rigorosi protocolli di sicurezza.
Le Regioni dovranno quotidianamente fornire dati alle istituzioni nazionali circa l’andamento della curva dei contagi e sulla situazione sanitaria; a tre giorni dal decreto saranno stabilite le soglie di sicurezza oltre le quali si potrà intervenire per chiudere il rubinetto. Altre probabili date:
18 maggio: riapertura commercio al dettaglio, musei, biblioteche e possibilità di allenamenti a squadre;
1 giugno: riapertura totale bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici.

Stefano Manocchio