Nonostante l’emergenza epidemiologica, i Carabinieri del NAS continuano ad effettuare i controlli finalizzati ad assicurare la sicurezza dei prodotti commercializzati presso le farmacie.
In tale ambito, i NAS di Bari, Foggia, Taranto e Lecce, in una serie di servizi coordinati dal Gruppo per la Tutela della Salute di Napoli, hanno ispezionato 26 farmacie pugliesi.
Nel corso delle operazioni, i militari hanno segnalato quattro persone per aver commercializzato mascherine chirurgiche prive delle indicazioni in lingua italiana e sottoposto a sequestro 622 dispositivi per la protezione individuale del viso.
Il NAS di Brescia ha invece deferito due persone all’Autorità Giudiziaria: gli indagati sono i titolari di due diverse farmacie, accusati di essersi venduti reciprocamente dei medicinali senza essere in possesso della specifica autorizzazione di commercio all’ingrosso.
Il NAS di Bologna, infine, ha denunciato la responsabile di una parafarmacia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini. L’indagata infatti, nonostante fosse priva dei titoli di studio previsti dalla legge, utilizzava dei test diagnostici ad uso esclusivo di personale medico e/o infermieristico per la rilevazione rapida degli anticorpi al virus SARS COV-2.