La notiziia viene dalll’Area Studi Mediobanca, che ha pubblicato l’indagine sul settore vinicolo italiano e internazionale, analizzando l’andamento economico delle principali aziende del settore. Il 63,5% delle aziende prevede di subire nel 2020 un calo delle vendite, con una flessione addirittura superiore al 10% per il 41,2% degli imprenditori.
Con riferimento alle sole esportazioni, il 60% delle imprese si aspetta per il 2020 una flessione delle vendite e, all’interno di queste, il 37,5% prevede che la flessione sarà superiore al 10%: un quadro peggiore a quello del 2009.
Il 53,4% delle cooperative ha formulato per il 2020 previsioni meno pessimistiche: si ferma al 26,7% la quota di chi si aspetta un calo superiore al 10%.
I produttori di vini spumanti esprimono attese meno negative degli altri: tra i primi, il 55,5% prevede perdite di fatturato, quota che sale oltre il 65% per i produttori di vini fermi. Si stima una contrazione dell’export nel 2020 compresa tra 700 milioni e 1,4 miliardi di euro.
Quanto al mercato domestico, si stima fino alla metà di maggio una perdita di oltre 500 milioni di euro, ed ipotizzando per i mesi a seguire una riapertura dell’Horeca a ritmi inferiori del 30% rispetto al 2019, si registrerebbe un’ulteriore contrazione del fatturato di altri 500 milioni di euro.
Una fotografia che porta a stimare, nel 2020, una contrazione complessiva del fatturato per circa 2 miliardi di euro.