Può definirsi una miracolata. Indossando pantaloncini e priva di attrezzatura adeguata, una cittadina russa residente in Germania è sopravvissuta due giorni e due notti in un crepaccio profondo oltre dieci metri sul versante svizzero del massiccio del Monte Rosa.
Procedeva da sola e, non essendo scattato alcun allarme di scomparsa, nessuno la cercava.
È stata trovata – riferisce la compagnia svizzera Air Zermatt – in modo fortuito, da un gruppo di alpinisti di passaggio – diretti al rifugio Margherita – che hanno sentito dei rumori provenire da una voragine sul ghiacciaio del Grenz.